Mestieri
rappresentanteLivello di scolarizzazione
diploma di scuola media superiorePaesi di emigrazione
IndiaData di partenza
1940Periodo storico
Periodo tra le due guerre mondiali (1914-1945)È il giugno del 1946, l'Italia ha da poco scelto la Repubblica al referendum. Francesco Leo è in India ed è ancora prigioniero degli inglesi, dopo essere stato catturato in Africa nel 1940. Dal campo di prigionia di Yol scrive a Anna, madrina di guerra e sua futura moglie. Commenta l'esito del referendum ed esprime tutta la sua contrarietà per l'andamento della politica in Italia.
Yol 9/6/1946
Cara Anna. Ho fatto bene a non illudermi – tempo fa – sul funzionamento della posta; non sono quindi in ansia, vana attesa e deluso se da qualche settimana non arriva una sola cartolina. Come previsto, dopo un inspiegabile errore, il servizio ha ripreso il suo ritmo normale…. Da me nessuna novità – la salute è ottima, l’India misteriosa continua ad esercitare il suo fascino ed io non riesco a liberarmi dai suoi tentacoli maliardi.
Come va, cara Anna? Dopo le tue lettere di Pasqua non ho più saputo se sei stata licenziata e se hai trovato una nuova occupazione. Che smemorato! dimenticavo che proprio in questo periodo sarai stata occupatissima a correre da un’urna all’altra per dare tu pure la tua adesione a Pinco Pallino, abbattere Tizio ed esaltare la politica di Caio. Sono al corrente di tutto. Esclusa la soddisfazione provata dall’allontanamento di quei traditori chiamati Savoia (sia pure per il “rotto della cuffia”), per il resto…
]Se non avessi il desiderio bruciante di calpestare il mio suolo nel senso di terra vera e propria, ammirare la natura del nostro Paese, vedere ed abbracciare le poche persone a cui sono legato da affetto e che si contano con le dita di due mani, credimi cara Anna, se non avessi la nostalgia di queste tre cose, me ne andrei proprio nella terra di Peary – no, nella Terra del Fuoco (più consona al tuo temperamento freddoloso).
La settimana scorsa ti ho spedito 400 (quattrocento) rupie. Occorrono raccomandazioni? oppure sarò costretto a scrivere ancora qualche lettera con “caratteri” in grassetto? Non preoccuparti circa la tua “posizione” nei miei riguardi, in quelli della mia famiglia e di altri. Noi la conosciamo e ciò basta. Lascia che mormorino e suppongano ciò che vogliono; a noi non deve importare il cicaleggio altrui! Tu sei per me la più cara amica che, sola, ha saputo essere tale e per 6 anni – più di una sorella – mi ha reso una preziosa compagnia ed ha saputo conquistare, oltre all’amicizia, il mio affetto – anche se qualche volta mi ha fatto seriamente arrabbiare (lettera scritta in inglese, disubbidienze varie, ecc. ecc.). Scrivimi spesso e a lungo. Non pensare al rimpatrio. Credo che molti mesi passeranno ancora. Tanti e tanti auguri e un abbraccio affettuoso.
Franco
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1940Periodo storico
Periodo tra le due guerre mondiali (1914-1945)Gli altri racconti di Francesco Leo
L’hanno voluto
Yol 20/2/1946 Anna cara. E poi dì che non mantengo le promesse! Ti scriverò spesso, vedrai, fino...