Mestieri
studenteLivello di scolarizzazione
laureaPaesi di emigrazione
AlbaniaData di partenza
2006Periodo storico
Periodo contemporaneo (dal 1977 ai giorni nostri)Un secondo viaggio in Albania a pochi mesi di distanza dal primo, è l’occasione per Alba di riflettere sul Paese che ha iniziato a conoscere.
Ritornando a Scutari sono riuscita a percepire solo qualche piccolo segnale di cambiamento che accompagna la fase di transizione avviata dal Paese ad inizio anni ’90 e designa un processo ancora incompleto che si stabilizzerà forse tra qualche anno. Ciò che per me è diverso rispetto a due mesi fa, è il tipo di esperienza che mi riporta ancora una volta in questo posto che ormai mi appartiene e con le sue molteplici contraddizioni continua a suscitarmi emozioni altalenanti. Mi riesce difficile spiegare il senso della mia presenza qui anche se, tra i tanti dubbi e le molteplici paure, prevale il voler conoscere sempre meglio questa realtà territoriale nella speranza che un giorno anche a Scutari ci saranno la luce e l’acqua, che i giovani non dovranno più emigrare per la mancanza di prospettive di vita migliori e che l’ospitalità che caratterizza la popolazione albanese non sia solo una convenzione sociale da rispettare, ma un valore relazionale propulsivo di nuove idee, progettualità ed iniziative dinamiche di mutamento. Talvolta, tra antico autoritarismo patriarcale e democrazia moderna, si fa infatti fatica a vivere in Albania. Emergono difficoltà legate non tanto alla situazione poco felice del Paese a causa delle inefficienze di tipo strutturale e logistiche menzionate, con le quali presto ci si abitua a convivere attraverso uno spiccato spirito di adattamento, quanto piuttosto connesse a fattori di tipo interculturale. Divergenze di opinioni che spesso generano confusione e, lasciando poco spazio ad un confronto critico costruttivo tra persone appartenenti a popoli diversi, alimentano un senso di frustrazione andando alla ricerca di continui compromessi. Se da un lato si rischia quindi di sentirsi disadattati in un sistema in cui la comunicazione verbale e non verbale presenta per sua natura numerose contraddizioni risultando di per sé controversa, dall’altro lato cresce maggiormente la volontà di non arrendersi di fronte agli ostacoli incontrati per ribadire con estremo impegno, coerenza, costanza e pazienza, il significato profondo di una scelta consapevole di cittadinanza attiva come quella rappresentata dal servizio civile internazionale. E’ in tal modo che si individua la strada che porta al cambiamento contribuendo realmente alla costruzione di un mondo parzialmente migliore in cui è possibile creare e consolidare relazioni umane, sociali e culturali che diano spazio alla possibilità di esprimere liberamente i propri pensieri nel rispetto delle reciproche peculiarità e differenze.
Il viaggio
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