Mestieri
impiegatoLivello di scolarizzazione
laureaPaesi di emigrazione
EritreaData di partenza
1939Periodo storico
Periodo tra le due guerre mondiali (1914-1945)Nel 1939 Alfredo Pincione è ad Assab, in Eritrea, storica prima enclave del colonialismo italiano, come doganiere al porto cittadino. Alfredo è colpito dalla figura di un misterioso pescatore-imprenditore italiano e ne parla nel suo diario.
Numerose imbarcazioni di pescatori si incontravano vicino al villaggio indigeno e le reti erano stese ad asciugare al sole. Vidi anche numerosissime stuoie fissate su traliccio in legno, dove si trovavano tonnellate di piccoli pesci stesi a seccare al sole. Una nuvola di gabbiani pranzavano con tali pesci, ma erano allontanati da guardiani. Seppi poi, che tutta la flotta peschereccia apparteneva ad un siciliano di nome “C.” che tanto, tanto tempo fa, era arrivato ad Assab e vi si era stabilito. Quando arrivò lui, non c’era nessun europeo, e andò ad occupare alcune isole davanti ad Assab, nelle quali pose la sua bandiera con la scritta “C. – pescherie del basso Mar Rosso”. Fece trattati con alcuni sultani, era rispettato e molti capi locali andavano da lui per consigli. Siccome stavo preparando la mia tesi di laurea proprio su Assab, non potevo lasciarmi sfuggire un’intervista con un personaggio simile. Presi accordi con alcuni suoi parenti, che nel frattempo erano arrivati dalla Sicilia e curavano l’attività imprenditoriale dei C., e ottenni di incontrarmi col vecchio patriarca. Era veramente una figura venerabile e strana. Seduto su una specie di trono, (grossa sedia dorata) in un ambiente quasi esotico, era maestoso, coi capelli e la barba bianca, occhi intelligentissimi, calmo nei movimenti e nel parlare. L’età era indefinibile, ma era molto vecchio e parlava con una certa difficoltà. Mi raccontò della sua vita, lungo le coste del Mar Rosso e di Assab in particolare, quando era ancora giovane, delle difficoltà superate e del fascino che aveva per lui questa natura selvaggia e incontaminata. Degli incontri con i vari capi locali e della fiducia e stima che avevano reciprocamente. Dal suo trono, il “vecchio” dirigeva ancora le sue attività economiche. Il pesce pescato dalle sue barche, con personale indigeno, veniva selezionato. Quello pregiato partiva con aerei per Addis Abeba, quello minuto veniva seccato, poi messo in grossi sacchi di juta e spedito in Europa dove, dopo triturazione era usato come mangime per animali, specie per i polli. Le pinne ed altre parte dei pescecani erano spedite in Estremo Oriente, dove veniva impiegato come afrodisiaco.
Il viaggio
Mestieri
impiegatoLivello di scolarizzazione
laureaPaesi di emigrazione
EritreaData di partenza
1939Periodo storico
Periodo tra le due guerre mondiali (1914-1945)Gli altri racconti di Alfredo Pincione
La bistecchina alla sabbia
La vita ad Assab non era molto comoda né piacevole. Quando non spirava il monsone si...
Il molo Rubattino
Il 31 Dicembre del 1939, attracca per la prima volta al molo Rubattino, una nave passeggeri:...
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