Mestieri
marinaio, artigiano, imprenditoreLivello di scolarizzazione
diploma di scuola media superiore (accademia navale)Paesi di emigrazione
Argentina, Bolivia, Perù, ColombiaData di partenza
1925Periodo storico
Periodo tra le due guerre mondiali (1914-1945)Serretto i suoi amici sono arrivati in America Latina. Il Brasile è il primo Paese toccato dalla nave.
Ormai, da più di due giorni, alla nostra destra, si vede la grigia sfumatura di quello che deve essere la terra americana, anzi, per la precisione, la costa brasilera…: siamo in vista di Rio de Janeiro!
La nave entra, a mezza forza, nella grande e lunga baia, una delle più belle del mondo. Sulla sinistra, ogni momento, si fa sempre più chiara e ben delineata la collina a forma di cono che i brasileri chiamano pan de azucar, sulla nostra destra la città si precisa con i suoi meravigliosi palazzi e con le sue strade geometriche ed amplie. Il vapore attracca alla banchina e noi tre, appena danno il via libera, scendiamo veloci, fra i primi, la scalinata al livello del molo. In un cambiavalute trasformiamo cento lire in reis: ce ne danno trentamila. U. dice che converrebbe cambiare tutto quello che abbiamo e, “così, fatti milionari in un baleno, possiamo ritornare in patria col primo vapore con l’America già fatta!”.
A centro della città, che movimento, che vita! e anche che allegria traspare dal volto de los brasileros! Sembrano napoletani, dice M. i palazzi sono di vari stili, ma tutti belli e ricchi di marmi provenienti da Carrara. G. come grande architetto, si incarica di descriverceli, cominciando dagli zoccoli per finire sui… parafulmini. Padiglione, piattabande, mosaici, stucchi, facciate ricoperte di marmo travertino.
Torniamo a bordo in una lussuosa Ford: G. sogna di possederne una uguale, non gli importa di aspirare ad una Isotta Fraschini o a un’Alfa Romeo. A lui basta una macchina popolare, alla portata di tutte le borse, come la Ford, costruita proprio per la grande massa! Sogna di possedere anche tra dieci anni, magari quindici, un capitaletto da trecento,quattrocento mila lire per tornare al paesello comprarsi un poderino, la vacchina e il somarino… e lui fare il signorino. Caramba! Queste sono serie e ammirevoli intenzioni che noi, M. ed io, saremmo dei crudeli a dirgli chiaro e tondo che la realtà può essere tutt’altra e, tanto nulla si perde, ci culliamo con lui, con questo povero albanil, costructor, fabricante de mosaicos, che è anche capace di costruire grattacieli, magari a credito, e tutti insieme conveniamo che la situazione è chiara, così tersa, da vederci dentro come in uno specchio!
Il viaggio
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