Mestieri
commercianteLivello di scolarizzazione
Paesi di emigrazione
Argentina, Cile, Perù, EcuadorData di partenza
1908Periodo storico
Periodo post-unitario (1876-1914)Sabatino Basso e i parenti con cui viaggia intendono passare dall’Argentina al Cile. È il 1908, e il modo più rapido per transitare da un Paese all’altro è il valico della cordigliera andina.
Il 27 alle ore 8 ½ ant. ci dirigemmo alla stazione per partire per Chile dopo avermi [fatto] qualche provvista da mangiare era giorno di mercoledì comprammo 6 galline e formaggio svizzero ecc. e 10 litri di vino.
Alle 9 in punto partimmo col diretto postale così 24 arrivammo in un paese chiamato Mendoza, la dovemmo cambiare treno prendendone uno di sistema ridotto[…]. Per i monti, dopo un’ora cioè dopo aver fatto strabordi proseguimmo alla sera del giorno 28 arrivammo in una piccola località chiamata Las Cuevas dove termina la linea e dove vi è un Hotel appartenente alla stessa compagnia ferroviaria da servire per pernottarvi pagando 10 Nazionali avendo diritto alla cena e caffè di mattina ci toccò dormire per terra essendo in numero di molti e letti ce ne erano pochi, un freddo intenso che penetrava nelle ossa già si faceva sentire e poco potemmo dormire, eravamo di già a 3400 metri di altezza, l’indomani alle 5 fummo svegliati dalle guide e dopo una mezz’ora tutti eravamo in piedi vi erano parecchi Signore di varia nazionalità bambini e in tutto eravamo in numero di 200 ad ogniuno fu consegnato un mulo sellato tutti ci più chi meno eravamo in qualche modo equipaggiato con paltò stivaloni guanti ecc. nella nostra comp. tenevamo per giunta una coperta di lana per ciascuno che la ponemmo (dopo essere montati a cavallo) sulle gambe, alle 6 ant. tutti in marcia su per i monti uno dopo l’altro poiché il camino non permetteva andare in due o più si vedevano di già degli enormi spaventevoli dirupi, nevicava adagio, i monti più alti erano coperti di neve, il cattivo era cattivo, noi camminavamo con le guide e così camina camina e quanto più si andava avanti più neve portava giù, tanto che noi e i muli eravamo diventato tutti bianco dalla neve che continuamente cadeva le mani che non potevano più le redini i piedi che non si sentivano nelle staffe, i baffi i capelli le ciglie le sopracciglie tute coperte di chiaccio, non ci conoscevamo più l’uno con l’altro se non alla voce che ogni tanto ci davamo per infonderci coraggio e sale che ti sale per i precipizi che a solo guardarli si spaventava eravamo tutti avviliti si sentivano i pianti dei poveri bambini i quali erano trasportati in braccio dalle guide, poveri bambini piangevano per il freddo chiamando in soccorso la loro madre e che nessuno andava in aiuto eravamo impotenti, si sentivano lamenti delle povere signore tutti senza eccezione tremevano da forte freddo il cognac pareva acqua, i tendi traballavano, qualche 11 metri prima di giungere alla cima detto Las Cumbras dove si dividono i due stati cioè quello dell’Argentina e quello del Chili imperversava una bufera di neve con forte vento nonostante che tutti avevamo la testa bassa inclinata in avanti pure mancava il respiro pareva che era venuto il momento, pareva che da un momento all’altro cadevamo tutti gelati, vi fu un momento di gran panico e generale, le guide anche loro avvilite si erano fermati confusi, si implorava al Dio di Misericordia, si vedeva la dura morte, si vedeva il gran pericolo a cui andavamo incontro, quando ecco si arriva alla Cima ove sta un piano di circa un Kmetro quadrato, nel Centro vi è una statua di marmo altissima e robustissima raffigurante Gesù Risuscitato venne il respiro, come in mezzo a tanto terrore in mezzo a tanta desolazione esisteva una sì bella immagine […].
Il viaggio
Mestieri
commercianteLivello di scolarizzazione
Paesi di emigrazione
Argentina, Cile, Perù, EcuadorData di partenza
1908Periodo storico
Periodo post-unitario (1876-1914)Gli altri racconti di Sabatino Basso
“Ahi che non mi avrei mai deciso…”
Dopo parecchi anni che anelavo di farmi un viaggio in america, come tanti del mio paese...
“Il Piroscafo sembra una grande culla”
Il 6 di mattina passammo lo stretto di Gibilterra ed eccoci nel grande oceano Atlantico dove...
Il sequestro degli orologi
Tutti si aspettavano che si facesse l’ora per venire la visita medica poiché senza di ciò...
I “vezzi” degli indios
Il giorno dopo ci alzammo un po’ tardi verso le 8 e ½ alle 9 uscimmo...