Mestieri
consulenteLivello di scolarizzazione
laureaPaesi di emigrazione
CinaData di partenza
1988Periodo storico
Periodo contemporaneo (dal 1977 ai giorni nostri)Da Pechino a Hong Kong, dalla miseria allo splendore, dallo studio allo svago, quello che si concede Roberta in compagnia di alcuni amici al termine di un periodo di studio in Cina.
HONG KONG 16 SETTEMBRE 1988
Fa sempre un certo effetto passare dalla miseria più sfrenata al lusso più invadente, da una città spenta ad una metropoli elettrizzante. Sono passaggi che stupiscono chiunque, che travolgono, ma che si dimostrano quasi sempre positivi, efficaci, produttivi.
Sono ad Hong Kong, finalmente conosco questo luogo di cui tutti parlano estasiati. Voglio proprio capire perché tutti gli attribuiscano una magia magnetica, irresistibile. Beh, fin dall’atterraggio del mio aereo della Cathay Pacific, avverto qualcosa che mi attrae: che sia a causa del fatto che, volando, sfioriamo tanti grattacieli bianchi quasi volessimo fermarci su uno di loro o schiantarci contro gli stessi!? O che quando tocchiamo il suolo sappiamo che a pochi metri c’è il mare e che se non frena ci finiamo dentro?
Non so, è probabile ma non è certo. Fortunatamente con noi ci sono Eve La Rose, una nostra compagna di classe al campus, e Clinton, il suo ragazzo australiano, ricchissimo e simpatico, che, casualmente, hanno deciso di venire ad Hong Kong a farsi un week-end negli stessi giorni: ci offrono un rilassante passaggio sulla limousine dell’Hilton fino al nostro supposto prenotato albergo. Dico supposto perché un’astuta dell’agenzia aveva pensato bene di disdire la prenotazione e di lasciarci senza tetto sotto il cielo blu intenso di Hong Kong. Comunque la camera ce la danno lo stesso e, per paura che ce la portino via, non usciamo nemmeno la sera, quella prima sera nella capitale dell’eclettismo più sorprendente.
Il viaggio
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