Mestieri
impiegataLivello di scolarizzazione
licenza elementarePaesi di emigrazione
BelgioData di partenza
1932Periodo storico
Periodo tra le due guerre mondiali (1914-1945)La prima sistemazione per la famiglia di Norma, in Belgio, è all’interno di un garage: ci si deve arrangiare, in spazi angusti, ma l’unione della famiglia e il mutuo soccorso garantito dai parenti emigrati non viene mai meno.
Il paese dove abitava il cugino si chiamava Bois – Noel ed era un piccolo borgo con case piccole abitate quasi tutte da minatori. La mia prima amica si chiamava Margherita ed era figlia di meridionali italiani il cui padre e fratello grande facevano i minatori: quando parlavano tra di loro in famiglia io non capivo niente e allora la mia amica mi insegnava un po di francese che capivo poco. Mia sorella Ilva era già molto bene inserita nella scuola perché era arrivata in Belgio prima di noi piccole. Ricordo che alla recita di fine anno io ero seduta in platea vicino a delle signore che commentavano e dicevano (maintenant nous verron la petite italienne che è tres brava) questa era mia sorella Ilva che allora aveva 12 anni ed io ero tutta fiera. Prima di noi si era trasferita in Belgio la zia Rosi e famiglia e viveva a Marchienne a Pont vicino a Charleroi. Ci siamo trasferiti vicino alla zia. Ricordo che come prima abitazione era un garage lungo che era stato trasformato in abitazione, diviso a metà, davanti era diventata la cucina perché c’era luce e l’altra metà c’erano tutti i letti, una grande tenda divideva le due stanze, non ricordo dove era il gabinetto perché noi bambini avevamo i vasi da notte (ma ci sarà ben stato un gabinetto vero?) In quel periodo il mio fratellino incominciava i primi passi e vedo ancora la mamma e il papà accucciati che si passavano il piccolo. Penso ora che sia stato un periodo proprio nero per i miei genitori (non ci avevo mai pensato) In quel periodo noi bambine tornando da scuola andavamo a mangiare dalla zia Rosi dove c’erano anche i nostri tre cugini Dino che aveva l’età della Ilva, Elio aveva la mia età e Franco era piccolo forse aveva un anno o due più di mio fratello. La zia Rosi era molto gentile con noi, e noi l’aiutavamo volentieri nei lavori di casa, anche i cugini però dovevano aiutare. C’era però Elio che quando noi tutti si aiutava la zia prendeva un giornalino e andava in bagno e ci stava molto tempo e la zia si arrabbiava. Lo zio Paolo era molto serio e non interferiva mai con noi bambini faceva il sarto e stava tutto il giorno nella stanza a lavorare. Parlava discretamente il francese come anche la zia.
Il viaggio
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