Mestieri
casalingaLivello di scolarizzazione
licenza elementarePaesi di emigrazione
VenezuelaData di partenza
1976Periodo storico
Periodo post seconda guerra mondiale (1946-1976)Teresa Martucci visita le zone ricche e quelle povere di Valera, osserva il benessere ottenuto dagli italiani immigrati e le povere condizioni in cui vivono le popolazioni locali, e ne trae delle conclusioni
Passando attraverso le varie quinte mi si dice chi ne è il proprietario che la abita – questo conferma sempre più che gli italiani che vivono qui si conoscono tutti e sempre di più da ciò che vedo ho la conferma del benessere che quasi tutti gli italiani hanno raggiunto, o per lo meno un 80% degli italiani perché la storia di un 20% sarà ben diversa. Continua il nostro giro in macchina e domando di chi fosse un palazzo che spicca fra gli altri – mi si risponde che è di un italiano che lo ha costruito e lo ha fittato; anche il supermercato è di un italiano; così una grande officina e ancora varie costruzioni. Vi sono italiani che rischiando in varie imprese sono riusciti a guadagnare ed essere in possesso di centocinquanta o duecento miliardi: naturalmente avranno corso dei rischi ma poi tutto si sarà risolto positivamente. Il nostro giro prosegue fuori città – vedo per la prima volta un’estensione di canna da zucchero, lontano vi è un fumaiolo dove vi è la lavorazione dello zucchero. Vedo il Rio Motatan che bagna la coltivazione della canna; piante di banane e sempre dei paesini come Mendoza, con una fila di case basse e i bimbi riuniti a dare qualche calcio ad un pallone o a giocare tra loro; alcuni sono a dorso nudo alcuni portano le scarpe altri no: mi fanno pensare ai bimbi poveri della mia bella Calabria quando non era ancora arrivato il benessere. Io vivo tra persone che non hanno certi problemi, ma sarei interessata a recarmi in qualcuna di queste casupole per conoscere meglio, da vicino, questa gente locale che della vita conosce la parte più scomoda. Mi si informa però che sono loro che non vogliono lavorare – si lasciano vivere nella loro miseria senza desiderare di raggiungere quanto hanno raggiunto gli stranieri. Vi sono grandi estensioni di terra abbandonata, qui c’è bisogno di gente specializzata per sfruttare tutta la ricchezza che questa terra potrebbe offrire. Se molti italiani riuscissero a staccarsi dalla propria terra con l’intenzione di voler veramente lavorare con onestà e intelligenza in Venezuela risolverebbero tutti i loro problemi. C’è qui una montagna di ferro quasi allo stato naturale, all’INNOCENTI è stato affidato il compito di costruire gran parte delle fonderie che erano sfruttate da Consorzi Trans Nazionali e dal 1/1/75 tutto è stato nazionalizzato.
Il viaggio
Mestieri
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licenza elementarePaesi di emigrazione
VenezuelaData di partenza
1976Periodo storico
Periodo post seconda guerra mondiale (1946-1976)Gli altri racconti di Teresa Martucci
La quinta di Valera
Valera è una città costruita in una vallata tra le Ande a 456 m. d'altezza circondata...