Mestieri
InsegnanteLivello di scolarizzazione
LaureaPaesi di emigrazione
RussiaData di partenza
1942Periodo storico
Periodo tra le due guerre mondiali (1914-1945)Gennaio 1943. Il sottotenente alpino Carlo Hendel combatte e viene ferito nella battaglia di Nikolaevka, in Russia, nel corso della Seconda guerra mondiale.
Per due giorni mi sono trovato a piangere dalla fame e dallo sfinimento, finché siamo arrivati a un paesino, Nichitoffka, dove ci siamo dati al saccheggio e ci siamo un po’ sfamati. Al paese seguente siamo stati arrestati da un battaglione di Russi fermamente deciso a chiudere il passo. Nicolaieffka era. Prima hanno attaccato tre compagnie di formazione date dai tre Btg del 6°. È successo come la prima volta. È stato ferito Donà, morirono Longobardi, Da Pross, una numerosissima schiera di altri ufficiali. Esaurita la prima ondata furono raccolti altri uomini e altri ufficiali quà e là, e spediti all’assalto. Fra questi ero io. Prima di andare ho consegnato al dottore della 58, Pedrazzoli, il mio diario, la mia corrispondenza, il portaritratti, la stilografica, il cappello alpino, l’orologio e la Leica. Quindi sono corso a raggiungere gli altri. Ma sono arrivato un po’ tardi. Davanti a me non c’era più nessuno; tranne un lontano gruppetto alla mia destra, vicino alla ferrovia. Morti si ce n’erano molti. E allora, dopo un attimo di paura maledetta in mezzo a quell’inferno di raffiche e di mortaiate, unicamente per una questione di coscienza sono corso avanti. Ho trovato fra le mani d’un morto un fucile mitragliatore scarico, e mentre cercavo munizioni è capitato un provvidenziale alpino con una cassetta. Caricata l’arma sono partito ancora. Alla fine d’uno sbalzo una pallottola mi ha beccato il tallone sinistro e mi ha immobilizzato. Dopo alcuni moccoli guardando avanti a me ho visto fra le prime case i russi che ci contrastavano e allora, dopo aver tolto brandelli di carne dall’alzo ho fatto fuori un caricatore, dopo il quale a causa della scomparsa del mio portamunizioni sono rimasto in braghe di tela. M’ero rassegnato già a passare due o tre ore nella neve in attesa dell’oscurità quando ho visto la colonna in massa scendere al paese sulla mia destra. Allora zoppicando l’ho raggiunta, accompagnato sempre dalle attenzioni dei russi che facevano su di me il tiro al bersaglio. Per fortuna la mia ferita era una cosa da nulla e il resto del viaggio l’ho concluso alla bell’e meglio su una piccola slitta su cui ho patito tanto freddo che basta finché campo.
Il viaggio
Mestieri
InsegnanteLivello di scolarizzazione
LaureaPaesi di emigrazione
RussiaData di partenza
1942Periodo storico
Periodo tra le due guerre mondiali (1914-1945)Gli altri racconti di Carlo Hendel
La ritirata di Russia
Per accedere a Nicolaieffka bisognava scendere un pendio di sei, settecento metri esposto in una maniera...