Mestieri
tornitoreLivello di scolarizzazione
licenza elementarePaesi di emigrazione
SvizzeraData di partenza
1956Periodo storico
Periodo post seconda guerra mondiale (1946-1976)Non c’è che un motivo per cui Beniamino ha cercato, con tanta sollecitudine, una sistemazione indipendente per sé e la moglie: perché la loro bimba di appena un anno, rimasta con la nonna in Friuli, possa raggiungerli.
[…] quando andamo in ferie nel mese di luglio, e portamo la piccola in Svizzera, noi sapevamo che non potevamo tenerla più di tre mesi, ma abiamo fatto i finti tonti non avisando il comune della sua venuta, ma quando erano trascorsi i te mesi, senza sapere come il comune lo abbia saputo ci scrive una lettera di presentarsi subito all’uficio stranieri per mottivi che ci riguardavano, io lindomani mi presento al comune è chiesi cosa volevano, la signorina mi disse, lei a portato sua figlia qua in Svizzera senza dirci niente, lo sa che non si può tenere più di tre mesi? E poi bisogna riportarla Italia, io ci dissi che non lo sapevo. Ed era una bugia perché lo sappevo benissimo, ci dissi che era piccola aveva solo un anno, e non avevamo nessuno a cui affidarla, la tenuta un po la madre di mia moglie, ma lei e molto amalata e non puo farcela a guardare una bambina cosi piccola perciò abiamo pensato di portarla quà con noi, lei dopo aver pazientemente ascoltato mi disse che la legge non la faceva lei, ma la polizia degli stranieri, perciò mi disse di scrivere ala polizia e di spiegare queste cose, è chiedere a loro un permesso per la piccola, può darsi che accettassero mi disse, e mi scrisse lindirizzo di dove dovevo indirizzare la mia lettera, poi mi disse mi porta il passaporto domani, io ci dissi di si, e poi ci dissi se potevo andare. Lei mi disse di si che potevo andare. Io spiegai tuto al padrone, poi mi disse che parlava con la moglie, la sera stessa la signora moglie del padrone venne in fabrica, vide la piccola, poi mi disse mio marito fare lettera ala polizia essere molto meglio, poi dire che lei abita in casa nostra, è bambina quando sola guardare mia figlia perché la polizia non vuole che bambina resti sola quando voi andare al lavoro, io ci dissi che le coleghe di mia moglie a turno erano felicci di guardae la piccola, ma lei ugualmente disse va bene, ma noi dire che bambina essere guardata da mia figlia, polizia credere a noi molto di più che a stranieri, e così fecero, mi fecero una lunga lettera è mi dissero di farla raccomandata, io lo fecei subito è attesi una risposta ma una risposta non giunse mai, il padrone mi domandava se avessi avuto risposta, io ci dissi sempre di no, alora passatti diversi mesi lui mi disse quando non rispondere vuol dire bene, è risposta non ne giunse mai, nemeno il comune mi chiamò più, ma trascorso lanno, e arivato da rinovare il libretto degli stranieri, che è la nostra carta per circolare qua in Svizzera. Mi ritorna con una tassa di sei franchi di più del normale, alora il padrone mi disse questa essere tssa per permesso di bambina, ora niente più paura bambina poter sempre rimanere qua, quando più grande mandare anche asilo, poi a scuola, ora tutto a posto, è così col cuore in gola, e con la paura che ci facessero riportare indietro la bambina, abiamo superato anche quela paura […].
Il viaggio
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licenza elementarePaesi di emigrazione
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1956Periodo storico
Periodo post seconda guerra mondiale (1946-1976)Gli altri racconti di Beniamino Cappai
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