Mestieri
casalingaLivello di scolarizzazione
diploma di scuola media inferiorePaesi di emigrazione
LibiaData di partenza
1931Data di ritorno
1940Periodo storico
Periodo tra le due guerre mondiali (1914-1945)I venti della Seconda guerra mondiale cominciano a farsi sentire anche in Libia. Filippina vi risiede da più di otto anni; ha un bimbo di cinque anni e un altro in arrivo.
Rientrati a Bengasi e sistemata in certo qual modo la casa, pensavamo di star tranquilli; ma la nostra serenità durò poco. Il pericolo di una guerra era imminente. Cominciarono ad arrivare le prime cartoline precetto. La voce si sparse subito per gli uffici e nelle case. Tutte le mogli e le madri entrammo in tensione nervosa.
Mio marito da tre giorni aveva la cartolina precetto in tasca e non aveva il coraggio di dirmelo. Mi ricordo come ora di quel pomeriggio. Avevamo portato il bambino ai giardini pubblici. Vittorio, ad arte, fece spuntare dalla tasca un lembo della cartolina gialla. La riconobbi subito e mi sentii mancare. Aspettavo che mi dicesse che mi ingannavo, che era un errore; ma lui teneva gli occhi bassi ed evitava il mio sguardo. La riconobbi subito e mi sentii mancare. Aspettavo che mi dicesse che mi ingannavo, che era un errore; Ma lui teneva gli occhi bassi ed evitava il mio sguardo. Mi senti morire dentro. Ero incinta di cinque mesi, avevo appena finito di sistemare la casa. Franco aveva cinque anni. Mi parve di precipitare nell’inferno. Che fare?
Tornare nuovamente in Italia o rimanere sola in Africa col bambino e attendere che nascesse l’altro? Esaminammo allungo i pro e i contra. Al comando militare ci dissero che non conveniva spostarsi. La guerra sarebbe durata un paio di mesi e tutto sarebbe tornato normale. C’era la possibilità che mio marito rientrasse a casa prima che nascesse il bambino. Le mie amiche rimasero tutte. Rimasi anch’io. Ci saremmo confortate a vicenda.
Vittorio partì per il fronte il 5 giugno del 1940. Alla vigilia della sua partenza io cambiai appartamento. Ne presi uno di tre camere, più raccolto, nel centro della città, in Viale Regina, dove abitavano un paio delle mie amiche più care. […]
Vittorio partì per il fronte come se fosse andato ad una festa. Era un idealista e la patria per lui veniva in prima linea. Prima della famiglia. Gli fu offerta da amici in alto loco la possibilità di prestare servizio alle Poste Militari rimanere in città. Rifiutò, indignato e offeso.
Il viaggio
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