Mestieri
insegnanteLivello di scolarizzazione
laureaPaesi di emigrazione
CinaData di partenza
10.1936Periodo storico
Periodo tra le due guerre mondiali (1914-1945)Stabilitisi a Nanchang, i Bettoni cominciano a disfare i bagagli e ad avviare la nuova routine domestica.
Mio Padre era stato bravo e attento nella scelta e nell’acquisto di alcuni mobili e di quanto riteneva di più immediata necessità, abbinando pezzi di gusto e fattura occidentali ad altri di stile cinese.
A completare ogni cosa, ora, ci avrebbe pensato mia Madre, collocando gli oggetti giunti dall’Italia a quelli che via via si sarebbero acquistati, come soltanto Lei sapeva fare. […] lei dava ordini e la servitù cinese eseguiva; Lei con gesti imperiosi, parlando in italiano, magari intercalando qualche parola in piemontese; loro – i cinesi, un ‘Boy’ , cameriere e maggiordomo, un ‘coolie’, uomo di fatica, ed una ‘Ama’, governante, sempre sorridenti ed ossequiosi, correndo di qua e di là, pronti ad obbedire ad ogni suo desiderio. Come facessero a capirsi, per me rimase sempre un mistero, perché loro parlavano solo cinese,…. L’unico che parlasse inglese era il Maggiordomo.
Ma non passò molto tempo che mia Madre imparò qualche parola di inglese e di cinese e il ‘boy’ qualche parola di italiano…. e di piemontese! Lo spettacolo più divertente avveniva alla sera, quando il boy veniva in soggiorno, dove noi eravamo tutti riuniti, e accovacciandosi a lato della poltrona nella quale mia Madre era seduta, le presentava la nota delle spese della giornata e con Lei concordava gli acquisti necessari per il giorno seguente…. L’unico guaio era che mia Madre pretendeva che i conti tornassero al centesimo, senza rendersi conto che la prassi cinese ammetteva, anzi “imponeva, lo “squiss”, ossia la percentuale dovuta al maggiordomo su ogni acquisto riguardante l’andamento domestico; con quella percentuale il personale si manteneva, salari a parte, naturalmente. A quel punto interveniva mio Padre, e tutto si risolveva con soddisfazione del cinese e buona pace di mia Madre. Così la ruota della nostra vita laggiù si era messa in movimento, ed ogni giorno di più ci sentivamo parte di quel mondo tanto diverso ma affascinante.
Il viaggio
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