Mestieri
insegnanteLivello di scolarizzazione
laureaPaesi di emigrazione
CinaData di partenza
10.1936Periodo storico
Periodo tra le due guerre mondiali (1914-1945)Dopo la partenza del capofamiglia, avvenuta all’inizio dell’estate, mamma e figli Bettoni – Gian Paolo è il primogenito – si preparano a lasciare l’Italia. Destinazione: Cina.
Ci imbarcammo in autunno. Partito mio Padre, vivemmo quel periodo di attesa nell’appartamento ormai semi vuoto. La maggior parte dei mobili era stata donata o venduta; i quadri, i lampadari, gli oggetti più cari di una casa vissuta da alcuni anni e raccolti nel tempo dai miei con amore e sacrifici erano stati, con altrettanto amore, imballati e chiusi in casse che, fra non molto, sarebbero venuti a prendere per essere imbarcati sulla stessa nave che avrebbe ospitato noi per quel lungo viaggio. Le loro tracce erano ancora visibili sulle pareti, dove per diversi anni la loro presenza le aveva segnate lasciando chiazze più chiare. Le stanze vuote risuonavano dei nostri passi e delle nostre voci, e venivano rimandate dalle pareti come un’eco un po’ triste, quasi ci chiedessero: perché ci lasciate? Non eravate felici qui? Un’eco che casse, bauli e valigie, accostati a quelle stesse pareti, non riuscivano a smorzare.
Le lampadine, prive dei loro involucri scintillanti, penzolavano tristemente dai soffitti, che apparivano vuoti e opachi come un grigio cielo invernale; le loro luci formavano ombre dilatate sulle pareti nude e scolorite e sui pavimenti sgombri, ad ogni nostro passaggio. […]
Vedevo, a volte, mia Madre sedersi su una delle poche sedie rimaste, stanca e affaticata e volgere attorno uno sguardo smarrito: pareva chiedersi cosa stesse accadendo, dove fossero finiti i suoi bei mobili, scelti con tanta cura insieme a mio Padre; quei mobili che, solo pochi mesi prima, lei aveva voluto sottoporre ad un piccolo restauro e per questo un artigiano lucidatore era venuto da noi, con la sua cassetta piena di boccette, di tamponi, di pacchettini con terre colorate; per alcuni giorni si era sparso per la casa un odore, meglio dire un profumo di alcool, di trementina, di cere ed essenze […]. Negli ultimi giorni, prima della partenza, salutai i miei compagni di scuola stupiti, ammirati e increduli, magari anche un po’ invidiosi che tanta fortuna fosse capitata proprio a me e non a loro; per scherzo mi avevano già soprannominato ‘il cinese’!
Il viaggio
Mestieri
insegnanteLivello di scolarizzazione
laureaPaesi di emigrazione
CinaData di partenza
10.1936Periodo storico
Periodo tra le due guerre mondiali (1914-1945)Gli altri racconti di Gian Paolo Bettoni
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