Mestieri
impiegataLivello di scolarizzazione
diploma di scuola media superiorePaesi di emigrazione
Bosnia-ErzegovinaData di partenza
1988Periodo storico
Periodo contemporaneo (dal 1977 ai giorni nostri)Giunge alla fine il pellegrinaggio di Patrizia Fontana a Medjugorje. Un’esperienza intensa, raccontata con dovizia di particolari e di riscontri intimi all’interno del suo diario.
Eccoci in piedi alle 7.30 per radunarci dopo poco nel grande refettorio delle Suore della Misericordia dove consumiamo la prima colazione. I volti di tutti appaiono più tirati che nei giorni precedenti, quasi tristi, ognuno di noi pensa con malinconia che ci stacceremo tra poco da questa terra, ci allontaneremo sempre più da Medjugorje. Ma poi ci troviamo nell’allegro caos della città e del suo porto, ci inoltriamo nell’immenso, imponente palazzo di Diocleziano dove la pietra prende forme di donne, di capitelli, di statue di fattezze squisite. Ci dividiamo perché gli interessi sono diversi: chi vuol comprare l’ultimo souvenir, chi vuol scattare foto, chi visitare l’interno dell’edificio, chi girare senza meta nelle viuzze adiacenti, per ritrovarci poi al pullman con cui ci trasferiamo al punto d’imbarco. Prendiamo d’assalto Jozo che sta per lasciarci, gli chiediamo di pregare per noi, lo esortiamo a raggiungerci presto a Roma, gli imponiamo di star fermo per scattare alcune foto, lo assilliamo, insomma, ma lui sta al gioco docile e gentile. Lanciamo un ultimo saluto dalla ripida scaletta della nave a questa città a metà strada tra l’occidente e l’oriente, poi la navigazione ed il paesaggio assorbono tutta la nostra attenzione. Le isole poco discoste da Spalato ci vengono incontro verdi e ridenti, piccole imbarcazioni da diporto e da pesca tentano di competere con la “Tiziano” in una gara di velocità, il sole continua a splendere in questo cielo terso di questa bella giornata, ma in molti di noi è costante un’uggia, una nostalgia … Il pranzo – la fila al Self-Service , la scelta del menù e dei compagni di tavolo – ci distrae e ci allieta di nuovo poi ripetiamo per lo più gli stessi gesti, le stesse operazioni del viaggio d’andata: si va al bar per un caffè, ci si riposa sulle poltrone, ci si scalda sul ponte prendendo il sole come Michela, che non s’è vista per quasi tutta la traversata, si prende aria come le ragazze che smaltiscono una breve ebbrezza derivante dall’aver bevuto un sorso di vino di troppo per imbastire uno scherzo a Fra’ Ignazio Come nel viaggio precedente viene celebrata la Messa sul piccolo Altare rimediato.
Il viaggio
Mestieri
impiegataLivello di scolarizzazione
diploma di scuola media superiorePaesi di emigrazione
Bosnia-ErzegovinaData di partenza
1988Periodo storico
Periodo contemporaneo (dal 1977 ai giorni nostri)Gli altri racconti di Patrizia Fontana
L’inizio del pellegrinaggio
6 Settembre 1988, ore sette meno un quarto : la citta' si sta svegliando pigramente e...
Viaggio e preghiera
Splende di nuovo il sole! La bora di stanotte ha spazzato ogni minaccia di cattivo tempo...
Al cospetto delle Veggenti di Medjugorje
A Miletina per una breve pausa presso le famiglie e per un caffè che la nostra...
La pace di Medjugorje
È una giornata splendida con questo sole caldo che il vento già stempera un po' e...