Mestieri
militareLivello di scolarizzazione
Paesi di emigrazione
LibiaData di partenza
1911Periodo storico
Periodo post-unitario (1876-1914)È in corso la guerra italo-turca, terreno di combattimento l'attuale Libia. Tra la fine del 1911 e l'inizio del 1912 il Regio Esercito conquista la zona di Ain Zara per aprirsi la strada verso la Tripolitania. Aldo Polcri è lì, partecipa ai combattimenti e scrive lettere a casa, nelle quali ostenta sprezzo del pericolo.
Carissimi Genitori
La guerra ha il suo lato emozionante. Fino da quando incomincia a tuonare il 1° colpo di cannone le fibre si scuotono, s’accende il sangue e ci conduce con un crescendo morboso di ebrezza, ad una completa ubriacatura che permette di sbudellare e farsi sbudellare come se si trattasse di andare a fare una partita a bazzica al biliardo. La guerra infiamma e esalta, se poi in mezzo all’infuriare della grandine di piombo, sventola civettuola la nostra bandiera; se tra una sciabolata e l’altra un buon superiore come il nostro Colonnello trova il tempo di dire «Bravi ragazzi, avanti, avanti, Viva l’Italia» allora è il colmo; è il delirio, io dico che morendo, è il delirio, ciò deve succedere senza accorgersene: la guerra ha il suo lato emozionante, e questo lato è il momento della battaglia. Del resto la guerra è brutta, molto, ma molto brutta, più di quello che si possa immaginare leggendo le chiarissime descrizioni di Luigi Barzini seduti -tranquillamente al caffè, con un poncino fumante sul tavolo rotondo; o magari spremendo una lacrimuccia sdraiati sul divano per la siesta, con il mezzo sighero in bocca. La guerra è brutta vista da così vicino e non attraverso le lenti come si vedono i quadri alle «vedute» o sciorinata sul quadro di un cinematografo. La battaglia è il niente, di tutto il periodo d’operazione e di difesa o di offesa. Io ho le ossa rotte, dove mi tocco, in qualunque parte del corpo mi dolgo: moio per la voglia (cioè) per il bisogno di dormire: sono stitico per il continuo mangiare di viveri a secco, come si dice in termi-nologia militare: le ossa sono rotte per il continuo poggiare sopra il terreno: Il giorno gran caldo; la notte gran rugiada che stende come un lenzuolo candido sulla mantellina che mi serve di coperta.
Il viaggio
Mestieri
militareLivello di scolarizzazione
Paesi di emigrazione
LibiaData di partenza
1911Periodo storico
Periodo post-unitario (1876-1914)Gli altri racconti di Aldo Polcri
La guerra tra le dune
La sera del 27, giorno della bellissima nostra vittoria, all'infuori di due battaglioni del 37° che...