Mestieri
cantante liricoLivello di scolarizzazione
studi musicaliPaesi di emigrazione
SpagnaData di partenza
1828Data di ritorno
1838Periodo storico
Periodo pre-unitario (fino al 1876)Il colera, contrariamente a quanto sperava Ignazio, è giunto fino a Madrid, e vi ha fatto strage. A casa Pasini ha colpito la moglie di Ignazio, Laura
Madrid li 27 luglio 1834
Caro Cognato!
Avrei dovuto scrivere avanti ieri, ma non potendo pel dolore e per debolezza, tener la penna nella mano ho differito di un corriere. Già le cattive nuove arrivano sempre a tempo.
La mia Laurina non esiste più!
La mia unica amica ha cessato di vivere!
lo sono qui con quasi nessuna forza, ed appena mi posso reggere in piedi. Oggi è il primo giorno che posso mettere i piedi fuor dal letto. Già saprà dai fogli che il colera fa stragi in questo paese che in soli dieci giorni si contano più di dodici mill’anime morte di questo orroroso mostro e venendo a noi, incominciò con la serva che pure era italiana, e benché facessi, con tutta la prontezza, portare all’ospitale, perché la mia povera Laurina non prendesse passione, il giorno venti alle due della mattina incominciò per me e vedendomi cosi contraffatto si prese tal passione che a poche ore fu pure invasa ella stessa ma con men forza e se non le fosse sopraggiunta altra infermità in quanto al colera vivrebbe tuttora, ma che, le venne un infiammazione di testa tanto forte, che per quanto han fatto i tre medici che ci assistevano, non han potuto farla riavere, né con sanguette né con sinapismi né con cantaridi né con gelo [sanguette: sanguisughe; sinapismi: impiastri a base di senape; cantaridi: preparati a base d’estratto d’ala di mosca spagnola, Ndr] né con nessuna altra cosa, e non mi posso levare dalla mente, che la principale cosa che abbia influito per accelerare della mia inimitabile sposa la paura di perdere suo marito che se invece di essere invadito io prima lo sono dopo di lei, e che se avessi potuto stare al suo fianco, non io in un letto ed ella in un altro, credo che vivrebbe tuttavia!
Caro cognato io non so che mi dica: io sono infelice a tal segno che se non fosse per quei due figliolini mi sarei levato da questo mondo, perciò la prego di tener d’acconto del poco che hanno, perché se avessi a mancare anch’io non abbiano di restare in istrada senza soccorso. Non posso andar più avanti; subito che starò meglio le scriverò più diffusamente e lo informerò di tutto. I figli stanno bene, unico conforto che ho.
Addio, il suo Ignazio Pasini
Il viaggio
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SpagnaData di partenza
1828Data di ritorno
1838Periodo storico
Periodo pre-unitario (fino al 1876)Gli altri racconti di Ignazio Busecchi Pasini
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