Mestieri
operaioLivello di scolarizzazione
licenza elementarePaesi di emigrazione
AustraliaData di partenza
1953Periodo storico
Periodo post seconda guerra mondiale (1946-1976)Giorgio ha 25 anni, le prospettive di vita a Cortona in provincia di Arezzo nel 1953 non sono rosee. Manca il lavoro, e senza un lavoro anche la prospettiva di mettere su famiglia diventa un miraggio. Giorgio ha voglia di vivere ed è pieno di energie, perciò decide di emigrare. La destinazione è l’Australia, il punto di partenza è Genova. Ma prima di iniziare una nuova vita c’è un viaggio fantastico da affrontare, a bordo di una nave piena di giovani donne da conquistare.
Premetto che sui 18 anni io, Fausto ed un altro si fece un patto con tanto di giuramento, di ritrovarsi, al compimento dei 18 anni, davanti al Bar di Quirino, il I° gennaio del 1953 per decidere di andare all’estero. Giuramento da “marinai”. Però, io fui l’unico che effettivamente partii. Non avevo la famosa valigia di cartone legata con lo spago ma quasi. Il biglietto, solo di nave, mi costò sulle 220.000 lire, quasi mezza casetta. Partenza da Genova il 7 agosto 1953. La nave era al suo gran completo, nave al suo 2° viaggio, circa 1000 tra madri, figli e spose (alcune sposate solo per procura e senza conoscersi). Queste donne non erano dee della bellezza ma appetitose e con tanta voglia di vivere. Uomini abili e discreti (in fisico) solo una ventina, tra questi io. Poi essendo, toscano mi agevolava molto detto fra noi siamo una merce rara, non ero come i piemontesi o veneti che si vergognavano di dire sono italiano e si facevano passare per tedeschi o svizzeri. La nave non era ancora arrivata a Napoli che noi gli si cambiò il nome da “OCEANIA” in nave “ROSA”. Si cominciò da Genova a fare feste, e si finì il giorno prima dell’arrivo. A Genova si diede l’addio all’Italia tra canti, balli e festa. Dopo Napoli l’addio al celibato per noi oppure l’addio al loro stato di nubile delle donne. Il letto poi, dopo non esisteva più. La notte con un tetto di stelle sembrava il paradiso e anche le stelle che stavano a guardare erano complici di tutto quello che si combinava. 26 notti 26, avevi solo l’imbarazzo della scelta. Vi è un detto che dice: con le donne ci vuole tempo e denaro. Bene, tempo si aveva 24 ore al giorno, quattrini non importavano a bordo non ti mancava nulla. Forse ti mancava, le sigarette, ma io avevo sempre qualche anima gentile solo per poter scambiare qualche parola con me, un pacchetto di sigarette in tasca telo metteva sempre, furtivamente però tanto per salvare l’apparenze.
Il viaggio
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