Mestieri
insegnantiLivello di scolarizzazione
diploma di scuola media superiorePaesi di emigrazione
Francia, Stati Uniti d'AmericaData di partenza
1938Periodo storico
Periodo tra le due guerre mondiali (1914-1945)Primavera del 1940, la guerra avanza in Europa: la famiglia di Carla scappa da Parigi verso ovest e fa tappa a Tours, in direzione del confine con la Spagna.
Non ricordo più che cosa ci spinse a scegliere Tours come nostra meta, oltre al fatto che dei clienti di Alex possedevano una conceria ad Amboise, poche miglia più avanti. Può darsi che, nel decidere circa Tours, avessimo in mente non solo la salvezza, ma anche qualche forma di attività professionale? Ripensandoci ora, entrambe queste aspettative sembrano incredibilmente ingenue … perché quelli risultarono essere i giorni della ritirata di Dunkerque. Il 4 giugno, quando l’ultimo contingente delle truppe alleate sbarcava in Inghilterra, Dunkerque stessa cadeva in mano al nemico. Quegli avvenimenti fecero diventare Parigi il prossimo obiettivo dei Tedeschi e Alex prese l’automobile e tornò indietro per sbarazzarsi del nostro appartamento e concludere questioni in sospeso. Mi piacerebbe tornare un giorno a Tours e vedere qual è realmente il suo aspetto. In quei giorni era una città incredibile, dove caldo, rumore, confusione disorientavano le centinaia di rifugiati che affollavano le sue strade, case, alberghi. Noi avevamo quattro stanze in un albergo di fronte alla stazione ferroviaria e dalla mia finestra potevo vedere le porte della stazione, che incessantemente riversavano fuori gente. Io mi chiedevo com’era possibile che la città ci assorbisse tutti. Noi facemmo del nostro meglio per cercare e avviare un tipo di vita “normale”, che potesse avere qualche senso per le bambine. Individuammo un parco pubblico non troppo lontano dal nostro albergo e Anne ce le portava regolarmente due volte al giorno, mentre Mamulia, mamma e io le raggiungevamo occasionalmente. Il pasto di mezzogiorno era seguito da un riposino pomeridiano; il pasto della sera dai bagni e dal racconto o dalla lettura di storie. Avevamo ogni tipo di libri che ci dovevano seguire in tutte le nostre peregrinazioni e noi giungemmo a fare grandissimo affidamento sui loro affabili protagonisti (l’elefante Babar, lo scoiattolo Panache) per un aiuto nel tentativo di tessere una trama di stabilità nel mezzo del caos. Una domanda occasionale da parte delle bambine indicò che le trama era veramente molto fragile. Ricordo che Simona, che allora aveva quattro anni, venne fuori’ una sera con una richiesta d’informazione molto semplice, ma straziante: “Mamma, – chiese – che cosa significa la parola ‘nemico’?”
Il viaggio
Mestieri
insegnantiLivello di scolarizzazione
diploma di scuola media superiorePaesi di emigrazione
Francia, Stati Uniti d'AmericaData di partenza
1938Periodo storico
Periodo tra le due guerre mondiali (1914-1945)Gli altri racconti di Carla Coen
Il manifesto della razza
Volgendomi indietro, non posso capire come, nell'autunno del 1937, io potessi avere tanta fede nella vita...
La decisione di partire
Le prime leggi razziali fecero la loro apparizione all'inizio del settembre 1938. A tutti gli Ebrei...
Desolazione
Alex decise che doveva stabilirsi a Parigi; era la fine dell'autunno. Sembrava folle affrontare un costoso...
In esilio a Parigi
Così, proprio all'inizio del gennaio 1939, lasciammo dietro di noi Nizza, la prima tappa di quello...
L’ultima automobile a Parigi
Cominciammo anche a cercare un'automobile di seconda mano che ci permettesse di partire da un momento...
Documenti per la fuga
Poco dopo il 14 luglio cominciò a piovere. Pioveva così persistentemente che sembrava impossibile che il...
Sentirsi in esilio
Entrando in Spagna quel pomeriggio, mi ritrovai a pensare assurdamente al professor Rosi, il mio insegnante...
L’ultima tappa
Dovevamo rimanere a Lisbona quattro mesi, un periodo di tempo abbastanza lungo da permetterci una pausa,...
A New York
Partimmo da Lisbona il pomeriggio del 28 e la traversata durò dodici giorni. Non ricordo niente...