Mestieri
cameriere, commerciante, impiegato di bancaLivello di scolarizzazione
diploma di scuola media superiorePaesi di emigrazione
BrasileData di partenza
1911Data di ritorno
1916Periodo storico
Periodo post-unitario (1876-1914)Diego Morandi è partito dal suo paesino di Torricella del Pizzo, in provincia di Cremona, alla volta di Genova. Qui si imbarcherà per raggiungere il fratello in Brasile.
A mio cugino Renzo Nevi
Viaggio da Torricella del Pizzo (CR) al Brasile
18 gennaio 1911 – partenza da casa col cuore stretto come in una morsa, preoccupato del futuro, disgustato dal presente, dormo a Cremona.
19 gennaio – Da Cremona a Genova nulla d’importanza fuorché un dolore crescente e continuo specialmente quando salutavo gli ultimi conoscenti a Cremona. Alle 6 mi sveglio, mezz’ora dopo sono alla stazione, mi munisco di un biglietto e mi inoltro frà una folla talmente irrequieta che a stento colle mie due valigie riesco a dirigere i miei passi là ove la mente vuole!
All’arrivo del diretto questo viene assalito con uno slancio tale che invece di viaggiatori mi sembrano affamati e mi ricordai degli assalti ai forni di Milano nei Promessi Sposi. Finalmente anch’io salgo e vengo inghiottito come tutti gli altri e riesco a sedermi. […]
Tento di allungare lo sguardo fuori dai finestrini ma invano l’occhio non si distrae non si diverte e va a posarsi sulle due valigie uniche mute compagne del mio viaggio! I piedi incominciano a raffreddarsi ed anche questo serve per rendermi più allegro! […]
Apro il finestrino un’aria calda imprevista, un dolce tepore ci avverte che Genova è a pochi ghilometri. Un quarto d’ora dopo il treno entra in S. P. Arena e vedo a tratti il mare turchino questo immenso, quel mare in cui dovrò ingolfarmi, quel mare portatore di gioia e fortuna e causa di tanti mali. Chissà se a me sarà serbato la prima o la seconda ipotesi!…
Sul treno cominciano i preparativi per scendere, movimento di bagagli, viaggiatori in piedi impazienti, sportelli aperti tenuti colle mani, donne che tentano di riordinare la toeletta, bambini svegliati piangenti ecct. Appena il treno è fermo mi accordo che questo è il viaggio dei pazzi, perché la gente non scende si precipita; piano, “mannaggi li cani” dico io ad uno che mi spinge mentre tento di scendere con una valigia, ho fretta risponde l’altro, e se ne va correndo. […]
20 gennaio – A Genova dormo e passeggio!
21 gennaio – Mi porto allo scalo deposito i bagagli insieme agli altri di tutte le forme di tutte le dimensioni: Bauli, borse, fagotti, sacchi, pacchi, ceste, sedie materassi cuscini: che spettacolo, mi sembrava di essere a Messina nella dolorosa epoca del terremoto. Do un ultimo sguardo di compassione alle mie due e vengo chiamato sotto una tettoia ove incolonnati ad uno ad uno un medico ti caccia un dito nell’occhio destro, facendoti passare mentre lui guarda il mare. Questi cani non si vergognano di chiamarla “visita medica” prima di salire a bordo.
Basta controlli basta modalità ora si salirà a bordo penso io!
Ma nossignori, due carabinieri vogliono saper chi sei guardano il passaporto, te lo sequestrano, ti sbattono in faccia un Via come si diceva noi ai signori abitanti notturni del nostro cortile.
Monto sulla scala del bastimento contento di vedere di conoscerlo è il Lombardi! Alt….è un ufficiale di marina che vuole il biglietto d’imbarco. “Uffff” faccio io! cosa c’è risponde secco l’altro? Poche storie dia qua e vada là in fondo! Quieto, quieto me ne vado in quella direzione infilando un corridoio lungo e stretto che mi sembra un budello, lo sorpasso e mi trovo a Prua. Qui una vecchia volpe di marinaio più assetato di mance che di vino moscato si offre per insegnarmi un buon posto; figuriamoci è un Napoletano!
Il viaggio
Mestieri
cameriere, commerciante, impiegato di bancaLivello di scolarizzazione
diploma di scuola media superiorePaesi di emigrazione
BrasileData di partenza
1911Data di ritorno
1916Periodo storico
Periodo post-unitario (1876-1914)Gli altri racconti di Diego Morandi
Compagni di viaggio
Il bastimento ormai è già invaso da una folla turbolenta errabonda irrequieta, una di quelle folle...
Vita sul “Lombardia”
26 gennaio – Che allegria stamattina! La giornata è calda, il vapore fila celermente, lasciando dietro...
“Addio compagni!”
8 febbraio – Non ti ho parlato dell’Equatore, del Sole del caldo, ti dico soltanto che...
Gringo o macaco?
14 febbraio 1911 Mi alzai presto, ho fatto toelette ho buttato a lavare il vestito logoro e...