Mestieri
funzionarioLivello di scolarizzazione
diploma di scuola media superiorePaesi di emigrazione
Arabia SauditaData di partenza
1945Data di ritorno
1947Periodo storico
Periodo post seconda guerra mondiale (1946-1976)È il Natale del 1945 in Arabia Saudita: Oberdan Pardini e i suoi colleghi, impegnati nella costruzione di un aeroporto a Dhahran, decidono di dar vita a un comitato promotore di attività ricreative per il calendario delle festività. Un po’ per scardinare la monotonia di una quotidianità fatta di solo lavoro e isolamento, perché chi vive a Dhahran non ha contatti con il mondo che circonda le imprese petrolifere. Un po’ per ovviare alla mancanza delle ritualità natalizie, impossibili da replicare in un contesto multirazziale e multireligioso. Soprattutto per compiere un piccolo gesto concreto, come una raccolta fondi, per chi a casa fa i conti ogni giorno con la fame e con la morte a causa del conflitto appena terminato. Nasce così l’idea di giocare una partita di calcio che vede affrontarsi le rappresentanze italiane di due distaccamenti dell’Aramco in Arabia, quello di Dhahran e quello di Ras Tanura. Un “derby” che cattura l’attenzione di tutto il personale dipendente, schierato a supporto dell’una o dell’altra squadra.
Fu stabilita la formazione di due squadre locali e, in mancanza di meglio, prendemmo in dotazione le maglie da giocatori di rugby con i caratteristici numeroni sul dorso (24-14-17-41 e così via) che il Comando ci offrì; per i pantaloncini e le scarpe ci aggiustammo alla bell’e meglio ed avemmo così due magnifiche squadre, una in maglia gialla e l’altra con i colori zebrati, grigi e rossi. Fu deciso che il campo sarebbe stato inaugurato il 6 gennaio del ’46 con un incontro fra una nostra selezione e la squadra del campo italiano di Ras Tanura. Ed il comitato si faceva in quattro affinché nulla fosse tralasciato per lo scopo a cui era stato preposto, cioè la raccolta di fondi, l’organizzazione di una lotteria per fine d’anno, una pesca di beneficenza e le manifestazioni sportive, tra cui anche un incontro di boxe da tenersi a Ras Tanura, con successiva rivincita a Dhahran.
Nel frattempo, fra i generosi lavoratori del nostro campo, stavamo raccogliendo le offerte per un fondo che sarebbe stato destinato ad alleviare, quale nostro modesto contributo nella grande massa dei fratelli italiani, la sofferenza delle piccole vittime della guerra in Italia, i bambini duramente provati dall’inverno e dalle devastazioni della guerra.
Il reparto disegnatori era in gran traffico per realizzare le Cards da distribuire per gli auguri natalizi: tra i bozzetti fu scelto il più semplice e suggestivo, con gli… ingredienti di rito. Sullo sfondo era disegnata una moschea con il relativo minareto ed una carovana di cammelli che lentamente sfilava. Da un lato un accenno di oasi, poche palme con le cime svettanti, due arabi in lunghi camicioni bianchi in primo piano, un gruppetto di sfaccendati seduti su una stuoia al riparo di un muro e per finire, alta nel cielo, una scia di stelle fra le quali spiccava la più grande, ad otto punte, con l’aureola formata dalle usuali parole di augurio nel mondo anglosassone “Merry Christmas” con l’aggiunta “from Dhahran Saudi Arabia”. Di queste cartoline ne furono ciclostilate un migliaio e furono distribuite anche al personale americano, che era al corrente del fine umanitario dei nostri festeggiamenti. Furono anche ciclostilati i biglietti della lotteria di San Silvestro e venduti al prezzo di 5 rupie, mentre i premi vennero stabiliti in 300, 200 e 100 rupie rispettivamente per il primo, secondo e terzo estratto. Ne furono venduti circa un migliaio, anche fra il personale americano, con un risultato netto, finanzialmente parlando, molto apprezzabile. Il 24 dicembre fu l’ultimo bagno di mare del 1945 che facemmo ad El Azyzya: l’acqua era ancora tiepida ma in verità erano gli ultimi giorni della stagione calda e saremmo subitaneamente piombati nel rigido inverno, che sarebbe durato per circa due mesi con venti freddissimi e turbinio di sabbia.
Il viaggio
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