Mestieri
politicoLivello di scolarizzazione
laureaPaesi di emigrazione
RussiaData di partenza
1957Periodo storico
Periodo post seconda guerra mondiale (1946-1976)Di tanto in tanto, durante il periodo che trascorre a Mosca per studio, a Franco Torri viene chiesto di fare da interprete e di accompagnare personaggi illustri italiani in visita in Russia. Tra questi, la famosa attrice Gina Lollobrigida.
In quel periodo si tenne anche il primo festival del cinema ed è presente pure una delegazione di attori e attrici italiane, con Gina Lollobrigida: a me chiedono di farle da interprete, portandola in giro per la città. E’ previsto anche un incontro con Yuri Gagarin nel corso del quale Gina Lollobrigida gli chiede:
“Come sono le stelle che ha visto lassù?”.
“Ah, sono bellissime! Però voi siete la stella più bella”, risponde lui.
Io ho tradotto così e lei è rimasta incantata. Era un bel giovanotto, un bell’uomo, poi ha fatto una brutta fine, poverino; è morto nel ‘68 collaudando un aereo MIG. Sembra che si sia schiantato per evitare di precipitare su case abitate. Aveva 34 anni ed è entrato nella leggenda. Era parte di un contesto nel quale era forte la speranza che la scienza avrebbe rapidamente migliorato la vita degli esseri umani. In seguito fui chiamato, e fu una cosa importante per me, a tradurre in diretta ad un’ampia delegazione di turisti italiani il commento del film-documentario sull’addestramento ed il volo del cosmonauta Yuri Gagarin. Non avevo visto il film in precedenza, però la traduzione andò bene e il film venne inviato in Italia con la mia traduzione. Per quel lavoro mi diedero un sacco di soldi e con quella somma mi comprai due macchine fotografiche, un bel giradischi, che portai con me al rientro in Italia, e tanti libri, le opere complete di Mao, di Lenin, di Stalin, comprai circa 400 libri, comprese tutte le principali opere della letteratura russa da Dostoevskij, a Tolstoj, Cechov e Gogol. Tutti quanti.
Sempre nella primavera del 1961 ci recammo all’Ambasciata cinese, eravamo cinque studenti italiani, e qui ci venne offerto l’invito per un viaggio in Cina di 3 mesi. Accettammo subito. Per la prima volta mi capitò di attraversare la Siberia in treno per giungere a Ulan Bator, capitale della Mongolia e poi a Pechino. Viaggiammo per sette giorni e sette notti in treno da Mosca. In Cina abbiamo visitato Pechino, Canton, Shanghai, e numerose altre città incontrando autorità locali, visitando scuole, teatri, luoghi di lavoro. Chi curava l’accoglienza e l’accompagnamento era molto gentile. Intorno a noi, c’era tanta miseria: in alcune località mancavano le scuole e si usavano le piazze o i giardini per l’insegnamento; si camminava a piedi nudi; alcune donne camminavano con difficoltà, avendo ancora i piedi fasciati e malformati, come era nella tradizione imperiale e non ancora del tutto abolita nell’uso comune; le carrozze ed i carri erano trainati da uomini. Insomma, si vedevano le conseguenze di tanti secoli di colonialismo, ma allo stesso tempo si coglieva un grande impegno ed una grande speranza di cambiamento. Infatti, quando nel 1993 rivisitai la Cina con una delegazione di consiglieri regionali, colsi i risultati dei giganteschi progressi che nel frattempo erano intervenuti in tutti i campi.
Il viaggio
Mestieri
politicoLivello di scolarizzazione
laureaPaesi di emigrazione
RussiaData di partenza
1957Periodo storico
Periodo post seconda guerra mondiale (1946-1976)Gli altri racconti di Franco Torri
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