Mestieri
attore, gestore di un cinemaLivello di scolarizzazione
diploma di scuola media superiorePaesi di emigrazione
VenezuelaData di partenza
1948Periodo storico
Periodo post seconda guerra mondiale (1946-1976)Il 27 maggio 1948 è la data fissata per la partenza: la nave, da Genova, porterà Vittorio e i suoi in Venezuela.
Come ultima cosa scrissi una lunga lettera ad Alma, informandola che il giorno 26 – 5 saremo in partenza alla volta di Genova, per imbarcarci sulla motonave Andrea Gritti, diretti in Venezuela, ma da parte mia giunti che saremo a Bologna, ci divideremo, e mentre mia madre e mio fratello proseguiranno per Genova io prenderò il treno diretto a Gorizia per rivederla e fare anche la conoscenza della sua famiglia. Mi giunse subito un lungo telegramma di Alma che diceva di aspettarmi a braccia aperte, anche se la visita che gli farò sarà un addio doloroso, ma almeno mi ricorderò di lei per l’eternità. La mattina del giorno 26 ci trovavamo pronti per la partenza e il nuovo affittuario venne da noi presto per ricevere le consegne, rimaneva haimè il nostro cane Cucciolo, che già da qualche giorno sembrava aver capito che stava succedendo qualcosa di straordinario, si aggirava tra noi con nervosismo e ci guardava con occhi disperati; era l’ultimo atto… raccogliemmo le valige e dopo aver salutato il signor Terzulli ci incamminammo a piedi verso la stazione in attesa di prendere il treno; il nostro cane ci aveva seguito passo per passo e all’arrivo del convoglio prese ad abbaiare furiosamente come per salutarci per l’ultima volta, saliti in carrozza ci affaciamo al finestrino a guardare casa nostra, e al muoversi del treno il nostro cane ci seguì balzelloni continuando ad abbaiare dolorosamente, compreso forse che non ci avrebbe più rivisto.
Arrivammo a Bologna alle dodici, e io scesi dal treno dando appuntamento per le ore 14 alla stazione marittima di Genova per il giorno dopo 27, tra le raccomandazioni di mia madre. Arrivai a Gorizia alle ore 15.30 e affacciandomi al finestrino vidi subito tra la folla Alma, che mi aspettava sul marciapiede, e sceso che fui lei mi cadde tra le braccia; la trovai un po’ smagrita ma da tutto il suo essere trapelava una gioia radiosa che si esprimeva con balbettii e sospiri, anch’io ero alquanto emozionato e non mi pareva vero rivedere Alma dopo tanti mesi, ci baciammo ripetitivamente davanti alla folla dei passeggeri, non curandoci di nessuno, Alma mi stringeva a se forte forte e balbettava.. “amore mio, amore mio”; prendemmo un autobus che ci portò in pochi minuti davanti a casa sua, salimmo le scale di quel palazzo e al secondo piano incontrai i genitori di Alma; erano persone semplici ed oneste, che partecipavano alla gioia della figlia, e subito entrammo in casa dove era pronto il pranzo, ma né io né Alma toccammo cibo, occupati a guardarci come estasiati, la cara ragazza volle uscire con me a piedi per le strade di Gorizia, dove incontrammo tante amiche che si fermavano e si congratulavano con noi, Alma diceva: ecco il mio Vittorio…
Camminando stretti l’uno all’altro si giunse al confine Italo –Jugoslavo, che divideva la città in due, e che Alma diceva che spesso avvenivano delle baruffe tra i giovani di ambo le parti, mi portò poi a vedere il castello che dominava la città e tra quelle antiche mura Alma tra un bacio e l’altro mi domandava… Vittorio perché parti? Non mi dimenticherai in Venezuela? .. e poi sei sicuro di volermi bene al punto di sposarmi e poi chiamarmi vicino a te? Io non avevo misurato la potenza della passione da parte sua nei miei confronti anche perché la mia mente era occupata quasi esclusivamente dal nostro viaggio nella lontana Venezuela…
Il viaggio
Mestieri
attore, gestore di un cinemaLivello di scolarizzazione
diploma di scuola media superiorePaesi di emigrazione
VenezuelaData di partenza
1948Periodo storico
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