Mestieri
OperaioLivello di scolarizzazione
licenza elementarePaesi di emigrazione
FranciaData di partenza
3.1919Periodo storico
Periodo tra le due guerre mondiali (1914-1945)E' il maggio del 1919. Lionello, insieme alla madre, raggiunge il padre a Saint Gilles e inizia a frequentare la scuola elementare
Mio padre parte nel mese di marzo del 1919; mia madre ed io lo raggiungemmo nel mese di maggio ed andammo a Saint Gilles, dove mio padre aveva trovato un alloggio. Un faticoso viaggio con i controlli alle dogane di quelle misere cose, fatti da personale altezzoso, ancor peggio i controlli di polizia; nella mente dei funzionari di allora veniva inculcato il concetto secondo il quale miseria era sinonimo di disonestà. Mio padre mi raccontava che in una fattoria della zona i cani erano addestrati in modo tale che se si avvicinava un signore ben vestito abbaiavano come dire educatamente, senza eccessi, se invece capitava a tiro un poveraccio, se non girava alla larga, lo addentavano.
Iniziai subito a frequentare la scuola elementare. Avevo gli anni giusti. Non parlavo una parola di francese, ma era il modo di forzare i tempi. Mio padre lavorava per una ditta che eseguiva appalti per la Pechiney a Salin de Giraud e nel contempo aveva fatto la domanda per entrare alla Compagnia per avere un alloggio, tutti di proprietà della Pechiney e quindi essere sul posto perché io possa frequentare la scuola.
Salin de Giraud interessava anche perché vi abitava Ida, la sorella di mia madre, con la famiglia. Nel mese di luglio, un sabato, ritornando dal lavoro, mio padre, buio in volto dice: “Siamo punto e daccapo”. Chiamato alla direzione del personale della Compagnia gli avevano detto che la sua domanda era stata accolta, che avrebbe avuto un alloggio e che doveva andare a lavorare al Brome, un prodotto tossico già usato in guerra, per il quale certe lavorazioni venivano eseguite con la maschera e ai lavoratori veniva fornito due litri di latte. Mio padre rispose che aveva fatto domanda per lavorare alla manutenzione. Gli fu risposto che c’era bisogno di personale al Brome e che per lui quello era il lavoro e non altro. Allora mio padre sbotta “Badi che ho fatto la guerra e ho avuto la fortuna di non lasciarci la pelle; non ho nessuna intenzione di lasciarla qui lavorando. Secondo, io per ammazzare gli altri non lavoro”. E così la faccenda fu chiusa. Mia madre gli rispose che aveva fatto bene.
Il viaggio
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