Mestieri
studente, soldato della Legione stranieraLivello di scolarizzazione
frequenza scuola media superiorePaesi di emigrazione
FranciaData di partenza
24.5.1954Periodo storico
Periodo post seconda guerra mondiale (1946-1976)Catturato dai gendarmi francesi a Modane, Antonio Cocco è stato posto dinanzi a due alternative: o il processo e la prigione, in quanto clandestino; oppure la Legione straniera. Ha scelto la seconda, e ora si trova in un campo di addestramento in Algeria.
La vita quì a Sidi-Bel-Abbes e pressappoco come quella di Marsiglia forse peggio perché più rigida. Ci rimarrò forse quì una decina di giorni dopo di che me ne andrò non so dove forse in Marocco. Ho già fatto la visita medica, abile purtroppo, e domani andrò all’interrogatorio del capitano. Spero che mi facciano abile come paracadutista perché questa è la mia intenzione anche se molto precaria. La media che in Indocina ci lasciano la pelle dei paracadutisti è sull’80% ma credo tu capisca il perché di questa mia decisione.
Un idea penso tu te l’abbia fatta di ciò che ho passato in questo tempo ma sarebbe stato nulla se avessi saputo che voi di casa eravate tranquilli e mi sarebbe anche ora sopportabile la vita sapendo che tu mi hai perdo[nato] e che una volta terminati i cinque anni o meglio 2 anni perché terminati questi in Indocina ti danno 4 mesi, potrò abbracciarvi tutti. Immagino chiederò troppo chiedendoti perdono perché non oso pensare alle conseguenze della mia fuga come starà mamma come tu starai. Giustamente tu mi dicevi che neanche tu sei fatto di ferro e se aggiungo a questo tutto quello che ho combinato a Venezia e ciò che t’ho fatto passare per causa mia mi convinco che supera ogni limite di bontà. Però papà anche se tu non mi volessi più considerare come un tuo figlio rispondi lo stesso a questa mia lettera, sarebbe una cosa insopportabile per me non sapere come stanno le cose a casa a chi pensare quando sarò nel pericolo. Mi sembra impossibile di dover parlare di pericolo di morte ma sai bene quanto brutta sia la guerriglia e specialmente quando si deve fare con gente esasperata e della razza degli Indocina; gente mezza selvaggia e bene armata.
È già molto sai pensare d’essere pensato per uno che è nelle mie condizioni ed è per me insopportabile non saper a cosa pensare. Aveva ragione Idania quando diceva che per uno che se ne va dall’Italia proverebbe una forte nostalgia sia della patria come della famiglia e degli amici. 15 giorni sono passati dal giorno che sono uscito dall’Italia e mi sembrano 15 anni, mi piaceva viaggiare ed ora mi vien male al pensiero di dover andare in Indocina, di fare 30 giorni di nave.
Per ora non rispondermi perché quì sono provvisorio ti spedirò ancora una mia lettera con l’indirizzo sicuro. Ti prego babbo di rispondermi perché sono ansiosissimo di sapere come siete a casa.
Saluti
Toni
Il viaggio
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