Mestieri
cooperanteLivello di scolarizzazione
Paesi di emigrazione
Repubblica democratica del CongoData di partenza
1990Periodo storico
Periodo contemporaneo (dal 1977 ai giorni nostri)In una lettera molto commovente, Silvano Venturin si rivolge direttamente ai figli, che ha coinvolto ancora molto piccoli in un’esperienza estrema di vita in Congo, negli anni Novanta. Silvano, in quello che immagina come un messaggio sul quale riflettere in futuro, spiega loro le ragioni che lo hanno spinto, insieme alla moglie e madre, a compiere questa scelte, e quanto si aspetta che quella esperienza insegni loro per il prosieguo della vita.
Cari figli, potrà apparirvi un po’ patetica questa lettera e di questo me ne scuso fin da ora, ma a distanza di un anno e mezzo dal nostro arrivo qui, sento sempre più impellente il bisogno di poter parlare con voi, dicendoci quanto è significato e sta significando questa esperienza che vi vede attori. E’ stato per tutti un salto all’indietro nella storia; senza luce elettrica, senza strade asfaltate, senza una varietà di cibi.
Eravamo sicuramente più attrezzati di voi alla partenza; ciò non toglie che questo anno ci abbia richiesto di attingere a risorse che neanche noi pensavamo di possedere. E il punto debole nostro, in questa esperienza, eravate voi: ce l’avreste fatta? la salute? la scuola? l’ambiente? gli amici? era giusto togliervi dalla sicurezza per proporvi l’insicurezza? Quante e quante volte ci siamo ripetuti queste domande di fronte alle prime piaghe tropicali che non si decidevano a guarire, alle prime febbri malariche, alle parassitosi, quante volte avremmo voluto buttare tutto all’aria, rientrare rifiutare tutto, rimuovere perfino il ricordo… Non ve le raccontiamo queste cose, per farvi sentire in colpa; tutt’altro! Vi parliamo di questo perché comprendiate che la realtà della poverta’, non sono le fesserie scritte nel giornalino del la parrocchia del nostro paese. Per capirla, bisogna farsi l’esperienza sulla propria pelle, saggiarla sulle proprie spalle, anche se ancora gracili e lasciarsi segnare per tutta la vita.
E forse in questa frase sta il nocciolo della nostra proposta di trascorrere un periodo della vostra vita in Africa; vorremmo che voi poteste essere segnati per tutta la vita, dalla presenza dei poveri.
Come vorremmo che non foste mai sereni da soli, che un amore disincantato né poetico, né sentimentale per i poveri, potesse infettarvi l’anima, tanto che diventi malattia cronica; che la vostra serenità la vostra gioia dipenda sempre dal tentativo concreto che saprete realizzare per essi. Un po’ tutti abbiamo opposto resistenze alla loro presenza, e ancora ora resistiamo ad essi. Riescono a tingerci di amaro il cibo quotidiano che consumiamo, la casa che abitiamo, gli abiti e le scarpe che indossiamo, la salute di cui godiamo. Ci pare troppo quanto si ha, e quanto essi non hanno una enormità.
Avete esperimentato con noi l’impotenza di fronte ai bisogni, l’isolamento, l’attesa, la mancanza di strumenti e di mezzi, l’ingiustizia strutturale di questa società che vive sul lavoro bestiale della sola donna e che legalizza con la tradizione il disimpegno e i vantaggi del maschio. Avete sperimentato il peso di parassitosi a noi sconosciute che minano la salute della quasi totalità della popolazione. Per noi, comunque, ci sarà un ritorno al benessere! Per essi… Quale sarà il futuro? Che vi bruci nel cuore questa responsabilità gia’ fin d’ora, anche se, nel primo mondo, sareste ancora nella bambagia. Che vi bruci per tutta la vita, sempre, e che la passione per i poveri sia la vostra prima preoccupazione. E se quel Dio di cui tante volte abbiamo blaterato potrà farvi esplodere l’anima di meraviglia, se anche voi potrete un giorno gridare il vostro “Magnificat” di fronte alle sue opere, allora scoprirete che la sua presenza, la sua vicinanza è tra i piccoli: “Qualunque cosa avrete fatto a questi piccoli, l’avrete fatta a me.”
Un grosso abbraccio
Il viaggio
Mestieri
cooperanteLivello di scolarizzazione
Paesi di emigrazione
Repubblica democratica del CongoData di partenza
1990Periodo storico
Periodo contemporaneo (dal 1977 ai giorni nostri)Gli altri racconti di Silvano Venturin
“Ne vale la pena”
Si parte, finalmente! Se Dio vuole, siamo alla fine di un pallosissimo periodo di preparazione. Siamo...
“Impatto osceno”
Oggi riprendiamo il viaggio ma questa volta però in Land-Rover . Dopo aver salutato gli amici...
Scuola africana
SCUOLA È quasi da un mese che andiamo a scuola. Ci siamo inseriti abbastanza bene a quanto...
La scelta del ritorno
Mancano pochi giorni al rientro in Italia, principalmente per ragioni scolastiche. Per noi genitori, è un...