Mestieri
tramviereLivello di scolarizzazione
frequenza elementarePaesi di emigrazione
EtiopiaData di partenza
1935Periodo storico
Periodo tra le due guerre mondiali (1914-1945)Guidarelli racconta le prime impressioni all’arrivo a Mogadiscio, dove sbarca nel 1936 destinato a combattere la guerra contro l’Etiopia. È colpito dalla miseria delle popolazioni indigene e avverte subito la nostalgia di casa.
Il giorno 2 gennaio alle ore 9 antimeridiane vengono i primi barconi per lo scarico, causa che il Piroscafo non accostava alla sponda, che non cera Porto. /Fortuna volle che fossimo i primi allo sbarco/ Calati come sacchi dentro quelli barconi, poi qualche chilometro di tragitto, a terra. Credevamo di trovare qualche manifestazzione, ma purtroppo nulla, si stava in zone di guerra. Incominciava la vita [meretrina?]. Camiò erano pronti; ogni reparto al suo destino, noi del Plotone chimico ci portano attendarsi vicino al Commando di Divisione. In termine di un’ora le nostre tende sono pronte, su un terreno sabbioso. Doppo tutto frastornato. tutti cercavamo di scrivere per far saper ai nostri più cari l’arrivo in terra di Africa. In serata ci lassano liberi per farci osservare cittadina di mogadiscio. Limpressione che ci produsse fu brutta. Credevamo che fosse una cittadina come da noi in Europa. Ma purtroppo tutto al contrario; poche case, poi due o tre villaggi. Tutte capanne, luride come tane di bestie. Di la uomini bambini donne, vivevano uno sopra l’altro, sporchi, con pochi cengi adosso, facevano pietà. La terra di Africa ci fa una brutta impressione: I giorni passano lenti e smorti come una vita [?] che si trova nei pressi dell’aconia. Qualche settimana era trascorsa dal nostro arrivo. Avendo fornito del indirizzo alla famiglia, alla partenza da Napoli; fui subito in possesso di una lettera scritta dal pugno della mia mamma. In vita mia mai tando commosso: non riuscivo allegere. Passano altri quatro ho cinque giorni, ricevo posta della mia moglie, la mia gioia fù che nel [comprese] il sigillo della busta trovai anche due fotografie della mia moglie e il mio piccolo. Mi semprava già, un secolo la lavevo lassati. non cera un giorno che il sole faceva il suo tramondo, che non baciavo quella fotografia.
Il viaggio
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