Mestieri
insegnanteLivello di scolarizzazione
laureaPaesi di emigrazione
Stati Uniti d'AmericaData di partenza
1964Periodo storico
Periodo post seconda guerra mondiale (1946-1976)Prosegue il percorso di adattamento di G.M. alla sua nuova vita americana. Un appartamento nello studentato dell’università è una buona soluzione sia per lei che per la piccola figlia, G., che è partita insieme alla madre dopo la separazione dei genitori.
Prima di andare a LA non avevo mai visto un campus americano, e guardavo tutto con occhi avidi. Attraversando ampi spazi verdi, invidiavo i giovani seduti o sdraiati sull’erba a leggere e parlare, da soli o a coppie, una libertà che solo da poco ho visto conquistata anche a Milano. Mi fermavo con un sorriso divertito davanti alla facciata finto romanica di Royce hall, che del modello milanese non aveva né spazi volumi colori né il carico di tempo e storia, né rapporto con l’ambiente intorno, e non avrei sorriso, rimasta senza parole, quando una vicina di Los Angeles mi avrebbe chiesto, indispettita “Cos’ha di diverso da Sant’Ambrogio?”. Sgomenta, osservavo funeree scritte — shelter- impresse su larghe frecce verniciate di bianco e rosso, puntate a indicare, nello zoccolo degli edifici, l’ingresso ai rifugi in caso di attacchi nucleari. Sbalordita e angosciata che fosse un’evenienza messa in conto, con cui convivere, continuando a prendere il sole, ad amoreggiare, come se non fosse bastato l’orrore di Hiroshima, di Nagasaki a far escludere per sempre il ricorso alle armi atomiche. Intanto avevo trovato un appartamento al Married Students Housing. Così casuale. In segreteria avevo sentito due studenti che parlavano della casa dove abitavano. Avevo chiesto, e saputo che si era appena liberato un appartamento, un po’ piccolo per una famiglia normale, con una sola camera da letto. A me andava benissimo. G. avrebbe riavuto la sua camera, i suoi giochi, e io potevo dormire su un divano in soggiorno. Per fortuna gli appartamenti americani erano già forniti di quasi tutto quello che occorreva: la cucina attrezzata con pensili e frigo e cucina a gas: in camera da letto un grande armadio a muro, il bagno con tanti cassetti sotto il lavabo, e sopra un armadietto a specchio.
L’appartamento era appena stato imbiancato, e il legno chiaro di pavimenti e porte e armadi era pulito, lucido. Adesso avrei dovuto portare a LA qualche mobile. Solo quelli comprati da mio padre quando mi ero sposata, decisi, o da me con i soldi ereditati da mia nonna.
Il viaggio
Mestieri
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1964Periodo storico
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