Mestieri
infermieraLivello di scolarizzazione
Diploma di scuola media superiorePaesi di emigrazione
InghilterraData di partenza
1953Data di ritorno
1958Periodo storico
Periodo post seconda guerra mondiale (1946-1976)Temi
lavoroTemi
lavoroNel 1953, a 23 anni, Grazia decide che per lei è giunto il momento di uscire dalla casa dei genitori per affrontare esperienze di vita formative. La sua scelta è di iniziare a viaggiare all’estero, vivendo come ragazza alla pari o trovandosi dei lavoretti per mantenersi.
Gli anni fra il 1953 ed il 1958 rappresentarono per me una parentesi importante, il vero svezzamento dalla casa materna e la scoperta del mondo. Gli anni trascorsi presso il preventorio solleticarono la mia curiosità e la voglia di misurarmi, da sola, con una dimensione diversa da quella a cui ero stata abituata. La mia avventura cominciò con il soggiorno studio a Friburgo. Non ne ho però un buon ricordo. La famiglia che mi ospitò era molto altolocata, “in” come si direbbe oggi. Si chiamavano Von der Weid. Lui, avvocato, era un vero signore, affabile, mentre lei – una Cailler, figlia dei Cailler che davano il nome alla famosa cioccolata – era molto altezzosa, snob e perennemente impegnata ad accontentare i suoi cinque viziatissimi bambini. Ne calmava i capricci, naturalmente, con dosi generose dell’ottima cioccolata, tecnica che adottai anch’io finché riuscii a sopportare quell’ambiente. Non troppo a lungo, in realtà. Dopo pochi mesi fuggii da Friburgo per andare a lavorare in una Casa di Vacanze per bambini a Villars-Chesières, questa volta non più alla pari, ma con un regolare stipendio. Mi trovai bene e mi riconciliai con gli svizzeri. Nel sanatorio del vicino paese di Leysin andò a lavorare Giulia Semenzato, con cui mi vidi spesso. Insieme visitammo le città di quel Cantone della Svizzera.
Quando rientrai a Milano in autunno, alla chiusura della colonia, avevo preso la mia decisione e feci tutti partecipi del mio desiderio di vivere all’estero per cinque anni (uno era già trascorso) per imparare le lingue. Chiarii che non sarei stata di peso perché intendevo trovare un lavoro in ogni Paese che avrei visitato, anche se sapevo già che non avrei potuto aiutare economicamente la famiglia. Papà non fu molto d’accordo, non certo per i soldi che sarebbero venuti a mancare, ma perché non gli piaceva l’idea di vedermi in giro per il mondo; da mamma ebbi, naturalmente, il massimo sostegno. E non era solo perché lei stessa era uscita di casa trent’anni prima, poco più che ventenne. Mamma non ha mai ostacolato le nostre scelte, ci ha sempre dato fiducia, spingendoci a riflettere ma assecondando le nostre inclinazioni. Io non ho avuto figli, ma oggi, quando guardo l’atteggiamento di Pupa verso le sue figlie, penso che mia sorella abbia ereditato questa mentalità più di tutti noi.
Il viaggio
Mestieri
infermieraLivello di scolarizzazione
Diploma di scuola media superiorePaesi di emigrazione
InghilterraData di partenza
1953Data di ritorno
1958Periodo storico
Periodo post seconda guerra mondiale (1946-1976)Gli altri racconti di Grazia Dal Fiume
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