Mestieri
operatrice turisticaLivello di scolarizzazione
laureaPaesi di emigrazione
Regno UnitoData di partenza
2005Data di ritorno
2008Periodo storico
Periodo contemporaneo (dal 1977 ai giorni nostri)Dopo un anno di vita a Londra, Giulia Scabbia si interroga sulla bontà della scelta di trasferirsi nella City per lavorare, valuta i pro e i contro di un eventuale ritorno in Italia.
Londra, 4th February 2008 – Monday time: 3,45 pm – Mood 6
Mi rendo conto che non c’entra molto con il training che sto facendo al concierge desk, ma l’unica cosa a cui riesco a pensare oggi è al sole che c’è fuori, e a quantò vorrei -come unica cosa credo- poter prendere la macchina e andare a rifugiarmi in montagna. Ormai è metà febbraio, e di tutto ciò che avevo immaginato mi sarebbe accaduto ben poco è in realtà successo. La storia con quest’uomo prova disperatamente a decollare, tra un bacio e una discussione, continuando a confondermi. E la frustrazione da essa provocata si aggiunge a quella che mi porto avanti e indietro dal lavoro, su e giù per le metropolitane di questa città spietata che voglio abbandonare prima che mi renda grigia come i suoi muri. Non ho la forza di rimanere ma non ho il coraggio di andarmene, e soprattutto ho il terrore di tornare a Ferrara e ricominciare tutto daccapo con i miei genitori, l’appartamento, e le bollette che loro si offrirebbero continuamente di pagare, i miei amici che al venerdì sera farebbero sempre le stesse cose, oppure non farebbero proprio nulla, e l’orrida sensazione -immagino inevitabile- di trovarsi in coda al semaforo alle sei di pomeriggio nella nebbia, come lo ero nel 2006 e pensare che un anno a Londra, con tutto ciò che ha comportato sin dall’inizio, non è servito a nulla. Perciò, nel dubbio, faccio come al solito. Aspetto. Come ho fatto come Firenze. La risposta non può tardare Non più di tanto. Alla prossima Giulia
“I’m never really sure that I’ll never change but if it makes you happy, then I will lie… she looked at me and softy said I’m gonna love you ‘til the day I die…” “Ho aspettato a lungo qualcosa che non c’è, invece di guardare il sole sorgere… ma miracolosamente non ho smesso di sognare, e miracolosamente non riesco a non sperare… il segreto è fare tutto come se vedessi solo il sole…” “I try to sleep… but the clock is stuck on thaghts of you and me…” “I get up late, make my way, down the stairs, moving to the kitchen… I drink tea, read the mail, feel the cold, find myself a sweater.. Called there be anybody there, anybody, there, to love me.
London – Bond Street Tube Station – Jubilee Line – Southbound Platform 3 – Wednesday 13th February 08 – time 7 pm – Mood 5 1/2
È incredibile che tutti I giorni io arrivo fin qui sotto, osservo tutta questa gente che sale e scende dai treni e scale mobili e mi dico con certezza che non voglio essere come loro, e che da domain cambierò vita… e poi non lo faccio mai… G.
Il viaggio
Mestieri
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