Mestieri
contadino, operaioLivello di scolarizzazione
Paesi di emigrazione
Stati Uniti d'AmericaData di partenza
1913Periodo storico
Periodo post-unitario (1876-1914)Francesco si è ancora trasferito, e questa volta scrive dal New Jersey. La sua situazione tuttavia non è affatto migliorata.
Penns. Grove 5 maggio 1915
Carissima Moglie
Rispondo alla vostra molto contento che voi godiate ottima salute lo stesso posso assicurarvi di me. Per quanto riguarda la moneta spero che adesso l’abbiate ricevuta altrimenti se ha fatto ritardo cosa posso fare, debbo lambiccarmi il cervello già in questi tempi critici per guadagnarli poi ve li spedisco e voi dite se arrivano per la prossima Pasqua, cosa volete da me che ve li porti di persona? Dovete pensare che se le lettere impiegano quasi un mese ad arrivare a causa della guerra anche per i soldi se ne passa qualche giorno di più, comprendo che i soldi servono ma cosa volete da me? Ripeto non mi straziate il cuore che già sono tanto straziato e voi con le rabbie che mi provocano le vostre lettere mi consumate e così, siccome ogni pasqua vi ho rimandato un po’ anche se pochi di soldi anche ora ve li mandai per la prossima…
Per quanto riguarda la pasqua sono contento che l’avete passata bene, ma per me è come se le feste non ci fossero, maledetto Colombo!
Riguardo a quello che mi dici sulle parole che scrivesti in quella lettera che se io fossi stato vicino (magari!) non ci sarebbe stata nessuna lite, le parole sarebbero come svanite. Io cara moglie ho purtroppo i debito che sai ma fra non molto farò in modo che nessuno vi guardi storto. Comunque se io avessi detto a voi quelle parole non vi avrei certo procurato piacere. Io pensavo che tornando in America in poco tempo avrei pagato i debito senza dare dispiaceri a mia moglie, purtroppo qui è andato malissimo e così non ho potuto assolvere i miei compiti però ciò che non è piovuto pioverà.
Per ora non posso rimandarvi nulla, quando arriverà questa lettera, cioè alla fine del mese, vi rimanderò un po’ di moneta e vi dirò anche a chi darla e cosa farne, per i bisogni miei e per quelli della famiglia. Provo una grande consolazione riguardo a quello che mi dici di nostra figlia, tu non sai che in questa terra sono sempre triste e il pensiero della famiglia non si allontana mai, adesso avrei voluto lavorare tanto per ritornare al più presto e invece ho trovato questa America senza lavoro, del resto pazienza verrà il giorno destinato a riunirci. […]
Le discussioni passate sono passate però non mi insultare con le lettere perché io sono sempre inquieto e quindi non so neppure io cosa scrivo, perché già sono arrabbiato, poi tu mi provochi altra rabbia e allora ti mangerei a morsi cambiandoli in bac… ti raccomando sempre mio padre.
Il viaggio
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1913Periodo storico
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