Mestieri
marinaioLivello di scolarizzazione
licenza elementarePaesi di emigrazione
PalestinaData di partenza
1947Periodo storico
Periodo post seconda guerra mondiale (1946-1976)Il giovane marinaio Mario Giacometti è sulla nave “Giovanni Maria” quando, nel settembre 1947, fa tappa a Tolone per caricare più di 1000 ebrei clandestini, per uno dei viaggi dell’“alyà beth” verso la Palestina.
L’acqua, la nafta, il carbone, lo avevano caricato alla banchina del cantiere prima della partenza e ora con i viveri, avevamo un’autonomia per poter stare in mare oltre due mesi con un carico di 1300 persone, da questo lato potevamo stare tranquilli, in più in mare aperto nessuno poteva fermarci, non ce ne sarebbe stato motivo, poi vigevano le leggi internazionali e fuori delle acque il mare era di tutti, il pericolo era quello di avvicinarci alla costa per effettuare il carico, quello si doveva fare alla notte, poi noi si sperava sempre nella fortuna. A mezzogiorno del 5 settembre arrivò la conferma: effettuare nella notte il carico ad una spiaggia vicino alla Ciotat nei pressi di Tolone. Essendo già nei paraggi, la sera verso le 11 ci avvicinammo a quella spiaggia, senza mettere l’ancora e stando con la prora rivolta verso il largo, calammo in mare le nostre lance la più grande con motore diesel (era anche abbastanza veloce) che poteva contenere oltre trenta persone per volta, le altre due più piccole dovevano servire più che altro per i bagagli.
Oltre ai nostri battelli ne furono impiegati altri 5 o 6 molto più grandi del nostro che alla fine sparirono nello stesso modo in cui erano apparsi.
Tutto andò liscio, verso le 2 avevamo completato il carico, dissero, qualcuno in più di 1300, un bel carico davvero, ora che potevamo vederli ce ne rendemmo conto, pensando staranno stretti come sardine. Arrivarono alle nostre orecchie le lingue più disparate, non ne avevo mai sentite tante tutte assieme come allora, russo, polacco, olandese, rumeno, tedesco, a bordo si sentivano lingue di tutta l’Europa, era veramente una babilonia, per noi che non le capivamo sintende.
Nonostante tutto regnava una disciplina quasi irreale, tutti seguivano gli addetti che li guidavano al loro posto, le donne, i bambini, gli anziani nella grande cabina e gli altri venivano avviati allo scalandrone che portava nella capiente stiva, tutto naturalmente senza dividere le famiglie.
Il viaggio
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