Mestieri
insegnanteLivello di scolarizzazione
laureaPaesi di emigrazione
BoliviaData di partenza
1986Periodo storico
Periodo contemporaneo (dal 1977 ai giorni nostri)Temi
miseriaTemi
miseriaDue brevi istantanee da Sucre, seconda città più importante della Bolivia. Le scrive Vittorina sul suo diario di viaggio, nei giorni in cui si allontana da La Paz per visitare il resto del Paese.
SUCRE, 26/7/1986 Mi sono alzata alle 7,30, ho fatto colazione in camera e prima di uscire ho parlato per telefono con Ruth: ieri è successo un gravissimo incidente alla nipote di Hugo. Sono andata a piedi fino al Terminal dei bus, la strada non finiva più, ma mi è interessata perché ho visto anche la periferia. Ho prenotato per lunedì la partenza per Potosi. Sono tornata in taxi ed ho ripreso a girovagare per il centro con la speranza di trovare un caffè, ma invano perché al mattino sono tutti chiusi. Ho chiacchierato con un orafo e una monaca che amano l’Italia e gli italiani e non finivano di abbracciarmi ed augurarmi ogni bene; sono andata in un negozio di artigianati ed ho comprato una coppia fatta di mollica di pane, pensando a Renato e Anna che stanno per sposarsi; sono rientrata in albergo per svestirmi e mollare le macchine fotografiche. Mentre pranzavo al solito posto ho visto una vecchia che è venuta a chiedere gli avanzi con una latta: mi sono sentita un verme! In albergo mi sono addormentata per la stanchezza e per il raffreddore; alle 16 mi sono fatta portare un caffè ed ho scritto questo diario, che non toccavo dal giorno 23. Ieri c’è stata una Consulta popolare, indetta dal sindacato, sulla riforma tributaria e sul pagamento del debito estero, la radio ufficiale lanciava bollettini di guerra, ma io non ho visto niente né a La Paz né a Sucre! Oggi disordini che ci sono stati non sono stati repressi, contrariamente a quanto il sindacato stesso si aspettava. Alle 18 sono uscita ed ho vagato come una scema per la città bellissima, ma deserta e buia! Mi fa molta tenerezza un indio con il suo charango, che vuol vendermi delle cose che non mi piacciono: me lo trovo a tutti gli angoli e non so come fare; gli trovo delle scuse assurde per non offenderlo, gli sorrido, ma credo che non gliene freghi niente!
Il viaggio
Mestieri
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