Paesi di emigrazione
ArgentinaData di partenza
1959Periodo storico
Periodo post seconda guerra mondiale (1946-1976)Inizia il viaggio, Angelina è sempre più entusiasta dell’esperienza che vive emigrando con la famiglia in Sud America. Sulla nave riceve anche le attenzioni di un ragazzo arabo, che però non contraccambia.
Arrivò il giorno dell’imbarco. Per me era un’esperienza unica, una novità magnifica.
Forse non mi rendevo conto del dramma che vivevamo tutti. Quasi tutti emigravano in cerca di un po’ di benessere e di fortuna in terre lontane dalla nostra bella Italia. Si attraversava lo stretto di Gibilterra e, dato l’incontro di varie correnti, la nave ballava di brutto e quasi tutti, radunati sul ponte, vomitavano, io no!
Come ho già accennato, mio padre non voleva andare in Argentina perché già ci era stato e ripeteva continuamente che l’aria di quel paese gli faceva molto male.
Ritornando alla nave, superato lo stretto, si diresse verso il Portogallo ed approdò a Lisbona forse per imbarcare altri passeggeri, non so. Poiché la nave avrebbe sostato ivi per varie ore, la mia mamma, nonostante fosse analfabeta e nonostante i pochi soldi che servivano per iniziare una nuova vita in Argentina, ci fece girare per Lisbona in taxi. Ricordo con molto piacere questa città che era bellissima e varia perché, mi pare, fosse situata su una collina.
Ripreso il viaggio, il secondo approdo fu nell’Isola di Madeira. La sosta fu breve e rimanemmo sulla nave. Però la cosa che più mi colpì durante questa breve sosta furono i tanti ragazzi che nuotavano vicino alla nave, chiedendo qualcosa. Dopo tale breve sosta, abbiamo viaggiato per vari giorni in pieno oceano. Io, per passare il tempo, sul ponte ricamavo un lenzuolo per il corredo. Forse ero l’unica ragazza, oltretutto graziosa, che si industriava a fare qualcosa.
Ricordo che c’era un arabo di nome Mohamed Musa Id Musa (non so se è scritto bene) che mi gironzolava intorno e si capiva dal suo comportamento che provava tanta ammirazione per me. Era pure un ragazzo belloccio, alto e snello, ma non mi piaceva.
Il viaggio
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