Paesi di emigrazione
FranciaData di partenza
1936Periodo storico
Periodo tra le due guerre mondiali (1914-1945)Mario Ponzi, comunista perseguitato dal fascismo, fuggito in Francia, trascorre il Natale del 1937 a Aubure, un piccolo paese non lontano da Strasburgo. A notte fonda scrive alla madre che è rimasta a Parma.
Aubure 25-12-37
mamma carissima,
è da tanto tempo che non ricevo più tue notizie. Ti scrissi tre volte e non avendo ancora avuto nessuna risposta, non ti sarà difficile immaginare il mio stato d’animo. Questa volta ti scrivo direttamente a te e cioè senza intermediario con la speranza che questa lettera abbia un esito più felice che le altre. Voglio sperare che non sarà successo niente in famiglia, ma puoi credermi che in questi ultimi 15 giorni non sapevo pensare che a quello. Aspettavo tutte le mattine che mi portassero tue nuove, e il non riceverne mi faceva veramente star male. Se ricevi questa mia, te ne prego, rispondimi subito perché il mio stato d’animo mi rende troppo nervoso. Mamma, ieri mattina ti ho mandato un vaglia di cento lire, sono certamente una sciocchezza, ma è tutto quello che ho potuto inviarti. M’hanno dato 200 franchi per divertirmi nelle feste di natale e io ho pensato bene di mandarti il vaglia che ho pagato 168 franchi francesi. Se non ci fosse un cambio così scandaloso avrei potuto mandarti qualche cosa di più, che chissà mai come ne avrai di bisogno. Pazienza sarà per un’altra volta. Ad ogni modo non preoccuparti perché io passerò certamente bene le feste. La vigilia la sono andata a passare in casa della mia fidanzata e malgrado avessi bevuto un po più del naturale mi sono tanto divertito. Non mancava niente. Musica, fiori, dolci, e vini fini compreso il champagne. Sai la famiglia di questa ragazza è una famiglia di campagnoli, ma sono abbastanza ricchi. Oggi e domani sono il loro ospite e come vedi, se non fossi in pensiero per voialtri, starei sin troppo bene. Cara mamma, ti sto scrivendo, ma ti assicuro che ho la testa che mi gira un pochettino e poi sono anche un po stanco perché sono entrato nella mia cameretta che erano le quattro del mattino.
E tu mamma, la Lina, Carlo e la nonna come state? Se tu sapessi come sono preoccupato per questo. Rispondi subito al solito indirizzo a Parigi, ma nella lettera non motivare nè il vaglia, nè la mia fidanzata perché la compagna che ho [a] Parigi potrebbe aprire la tua lettera e apprendendo che ho un’altra potrebbe fare delle storie ed io non voglio litigare perché ho molto bisogno di essa in questo momento.
Mamma ti scriverò più a lungo la prossima vorta e intanto ti bacio assieme a Carlo, nonna e Lina e non dubitare che non vi dimentico un solo istante.
Di nuovo tanti bacioni da tuo figlio
Mario
Spero non sarai in collera vero mamma?
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