Mestieri
musicista, fotografo, documentaristaLivello di scolarizzazione
frequenza universitariaPaesi di emigrazione
Afghanistan, India, AustraliaData di partenza
1967Periodo storico
Periodo contemporaneo (dal 1977 ai giorni nostri) Periodo post seconda guerra mondiale (1946-1976)Dopo essersi spinto fino al Nepal, Raffaele Favero torna nel paese in cui probabilmente si è sentito maggiormente a casa, durante il lungo viaggio intrapreso verso oriente. Nel dicembre del 1968 è di nuovo in Afghanistan e poi in Pakistan.
KABUL fine di novembre
Cara famiglia,
ho trovato una coppia di torinesi che viene in Italia con una macchina (pulmino): mi sono aggregato a loro ed ora sono giunto in Afghanistan.
Non so se riuscirò ad essere a Natale a casa perché ormai manca un solo mese ed ho intenzione di fare una visitina alla Mecca prima che il pellegrinaggio in oriente finisca a Milano in via Prina 10.
BANNU, 2 dicembre 1968
Carissimi tutti,
sono appena giunto nell’umile dimora di Sayedmir e di nuovo il dovere e la forza della Verità mi hanno colpito profondamente il cuore. In quanto tornare a casa per Natale è assolutamente impossibile come vedete ormai è il due e prima di arrivare in Italia devo fare un mucchio di cose per volere di Allah.
Forse voi non avete ancora capito bene in che direzione si sta orientando la mia vita che voglio dedicare tutta al servizio di Allah (Dervisch). Nel parallelo SANTONE-HIPPIE forse potete capire qualcosa e sicuramente Allah ha assegnato ad ogni hippie una missione di PACE, FRATELLANZA e FELICITA’. Queste sono parole fin troppo usate in politica e suonano demagogiche, ma la Verità (vi dico per certo) sta preparando nuove cose per il futuro dell’umanità e gli sbandati hippies sono un suo strumento. Inshallah ! Così sono dentro fino al collo immerso nella mia missione.
BANNU, 8 dicembre 1968
Cara famiglia,
spero proprio di non avervi dato una grossa delusione per la mia assenza nel giorno di Natale, ma sento che non è ancora arrivato il momento di tornare in Italia proprio ora che è il punto apice di tutte le esperienze dell’eremitaggio.
In quanto al mio programma, sapete che non sono uomo di fermi programmi e decisioni per il futuro: preferisco vivere all’occasione senza tanti grattacapi. Rimango qui a Bannu fino a Natale, poi vorrei andare a Goa per il primo dell’anno, passare là l’inverno e poi all’inizio della primavera partire da Bombay via nave fino a Abadan cosicché possa eremitare nei paraggi desertici della Mecca; dopodiché Turchia e da Istambul altra nave fino a Brindisi (circa marzo-aprile-maggio).
BACI E NUONA NATALE
Rafiullah Khan
Caro papà
mi dispiace sinceramente averti dato questo grande dispiacere: d’aver passato il giorno di Natale senza di me.
Mi dispiace e mi rammarico di non aver mantenuto le mie promesse, ma purtroppo sono capitati alcuni fatti, l’ultimo dei quali e molto infelice è accaduto la settimana scorsa: Sayedmir Sainbaba è morto.
Si è improvvisamente ammalato e dopo alcuni giorni di sofferenze, confortato da pochi discepoli ci ha lasciati per il Regno dei Cieli. La sua persona ci ha lasciati ma la sua anima è sempre presente e ci incita a continuare il sua piano di amore e fratellanza.
Mi fermo in Pakistan per qualche tempo, se volete scrivermi delle lettere indirizzatele a Lahore – PO Poste Restante.
Baci ed abbracci da vostro figlio Raffaele
AUGURI PER IL NUOVO ANNO
Spero di rivedervi presto
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Il viaggio
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