Mestieri
artistaLivello di scolarizzazione
laureaPaesi di emigrazione
Russia, CinaData di partenza
2004Periodo storico
Periodo contemporaneo (dal 1977 ai giorni nostri)Risolti i problemi con i documenti, il viaggio di Francesca e dei suoi amici può finalmente iniziare. Da Tallin, la prima tappa è a San Pietroburgo.
7° giorno
Il treno è davvero come ce lo si immagina, alla Orient Express, elegante, pulito, 4 letti, velluto rosso, un tavolino con un vaso di fiori. Si balla come con mare forza 9. Finalmente lasciamo Tallin, quasi tristi, ormai abituati alla forzata sedentarietà con ormai una sua quotidianità. Sono le ore 22 e 50, il treno parte in perfetto orario. La [povodna ] è proprio come il nome sembra suggerire automaticamente: donne grasse, basse e tracagnotte con le tette grosse. Oggi abbiamo visto la “TRIENNALE dei BALTICI”…belle foto, molti giochi di formato, ed esposizione, belle foto in B/N, autoritratti ovunque a fig. intera con frasi scritte sopra a pennarello bianco. Foto alla Olivo Barbieri con fuori fuoco che li rendono maquette, poi stampe su sfere di vetro e un lavoro bellissimo. Poi vernissage figo di fotografo che scansiona fotocopie su pellicola di plastica scalfite graffiate bruciacchiate 2m x 1 che sembrano affreschi. Un americano-finlandese, simpatico, unica cosa ci sono gli originali piccoli e delicati e le stampe enormi… perdono forza insieme… Hitchcock – prime riflessioni sull’omogenizzazione dell’estetica dell’arte contemporanea propriamente detta e assunta. Dove esce la specificità di uno sguardo estone – fatto di freddo, giornate brevi di luce, neve ecc. ex sovietico, (sino a poco fa URSS…), che possibilità di immaginare alcuni concetti (come “NUOVO”) dà questa specifica condizione di background culturale e sociale, che nel cinema emerge, direi nei cortometraggi etc…. Mi sembra che i pensieri si sfilaccino andando avanti, allontanandoci, seguendo il rumore del treno… Ancora pochi chilometri e scivolerà via nebuloso, come se la distanza fosse in proporzione inversa alla densità di alcuni pensieri… al contrario, altri sono in proporzione diretta, e si intensificano e colorano…
8° Giorno
Siamo alla frontiera del paese più grande del mondo (17.100.000 Kmq) SAN PIETROBURGO Vasjhisa ci è venuta a prendere in stazione. 20 anni, mora, carina, molto gentile. (E’ la stessa famiglia da cui è andata la signora Pangi con teo l’inverno scorso). La metrò di St. Pet invece è un delirio. Alle 9 è strapiena di gente, davvero impressionante, si getta nelle viscere della terra carica di persone dense fra loro, scale mobili infinite in stazioni dai soffitti altissimi che sembrano sale di musei, con colonne e statue. 60 metri sotto il livello della strada, la metro passa sotto la NEVA (HEVA, letto NIEVA), 4 linee che traversano la città lasciando molte parti scoperte. Per entrare nel metrò si compra un gettone che si infila nelle porte, tipo Parigi. La calca è spaventosa, impressionante, inimmaginabile. Le fermate sono distanti fra loro alcuni minuti (anche 5 o 6, e detto così non sembra, ma sottoterra sono davvero tanti… a Milano o Parigi le distanze non superano il minuto-minuto e mezzo se è tanto!). Pian piano imparo a leggere il cirillico. I russi sono persone “normali”, non so cosa mi aspettassi, se più disagio o chissà, sta di fatto che S.Pet, la più europea delle città Russe, assomiglia a molte città, Amsterdam per i canali, Parigi per la Nieva e qualche cupola dorata come quella di S. Isacco (su cui siamo saliti). Poi giri l’angolo e c’è una chiesa ortodossa con cupole a cipolla. Bellissimo. Per il resto. Case cadenti sono a fianco di palazzi quasi Haussmaniani… La Nevsky Prospekt non è niente di che, in realtà…una via all’inizio stretta che poi si allarga, trafficata, con bar, negozi, McDonald (e lì figurarsi, discorsi imperialist-geo-politici sulla globalizzazione, eh bè!!) io mi aspettavo tipo esplanade des invalides e invece non è una prospettiva su qualcosa, solo una strada senza scorci particolari. In fondo c’è l’Ermitage, con il PALAZZO d’INVERNO… e lì ti immagini la piazza di fronte con la neve a meno 30, sentire i passi di Caterina che controlla se tutto a posto per un banchetto, Pietro, i bisbigli dietro alle porte, la Rivoluzione.
Il viaggio
Mestieri
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laureaPaesi di emigrazione
Russia, CinaData di partenza
2004Periodo storico
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