Mestieri
militareLivello di scolarizzazione
diploma di scuola media superiorePaesi di emigrazione
EtiopiaData di partenza
1935Periodo storico
Periodo tra le due guerre mondiali (1914-1945)Luigi Pratesi descrive le fasi più cruente della battaglia del Tigrai, che si è svolta nel marzo del 1936 in Etiopia, episodio tra i più rilevanti per l’esito della guerra di aggressione provocata dall’Italia fascista.
Marzo 1936, finalmente ci siamo agganciati con il nemico. Abbiamo di fronte le truppe di Ras Immurù e Seiua più di 25.000 uomini decisi a tutto. L’avanguardia divisionale (dell’83 fant.) è sopraffatta. Cinque giorni d’inferno, artiglierie di tutti i calibri sparano giorno e notte, squadriglie di bombardieri si susseguono per tutta la giornata, nei 5 giorni del corso della battaglia; nell’assolvere il loro compito, a colpi d’ariete i fanti procedono, sotto la protezione dell’artiglieria, facendo uso di tutte le armi a loro disposizione. La notte non conosce tregua; più qua e più là si ripetono assalti all’arma bianca; si conquista, si perde, si riconquista terreno fin quando, al tramonto del quinto giorno il nemico, sfiancato, fiaccato e dissanguato volge in fuga precipitosa lasciando il terreno coperto di cadaveri, si dice 5.000, ma chi può contarli? Benzina calce e fuoco compiono la loro opera. Del reggimento è morto il S.Ten. Consani dei lanciafiamme e 12 soldati delle varie compagnie; il S. Cesarini perde una gamba, diversi feriti leggeri, nessuno grave. Pochi sono i feriti che il nemico ha lasciati sul terreno, tutti incurabili. Prigioneri, sembrerà. strano, ma qui non c’è la consuetudine di farne. L’aviazione insegue i fuggiaschi bombardando e mitragliando dall’aria, Criniti e Diamanti con il loro glorioso battaglione l’inseguono da terra. Il consolidamento e la sicurezza della conquista effettuata è dato dal progredire della marcia delle colonne nazionali.
Il viaggio
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