Mestieri
perito agrarioLivello di scolarizzazione
diploma di scuola media superiorePaesi di emigrazione
MozambicoData di partenza
1978Periodo storico
Periodo contemporaneo (dal 1977 ai giorni nostri)Dopo alcuni mesi trascorsi in Mozambico, Roberto si trasferisce in un’azienda agricola nei pressi del fiume Umbeluzi, a qualche ora di macchina da Maputo. Lo raggiunge la famiglia e comincia una nuova vita, in un contesto rurale e per molti aspetti affascinante.
Maputo 15/7/78
In questo periodo ho conosciuto molta gente compresi diversi italiani, di quelli “insabbiati”. In Mozambico risiedono alcuni nostri connazionali arrivati qui, dopo un’avventurosa fuga dai campi di prigionia del Sud Africa durante la seconda guerra mondiale, nel tentativo di imbarcarsi su qualche nave neutrale alla fonda nel porto di Maputo. Altri sono i superstiti delle centinaia di prigionieri in trasferimento, che si trovavano a bordo di una nave alleata affondata per errore da un sommergibile tedesco nel 1943, nelle acque internazionali qui fuori. Dato che il Portogallo era paese neutrale quelli che si salvarono subirono l’internamento fino alla fine della guerra. Qualcuno evidentemente si trovò bene e decise di stabilirsi definitivamente in questo paese. In quanto ben conoscitori di questa realtà ed “ammanicati” sono in grado di offrirti quasi tutto quello di cui hai bisogno, a condizione naturalmente di pagare bene. Purtroppo non se ne può fare a meno, la situazione peggiora di giorno in giorno, in negozio non si trova quasi più nulla. Ieri ho comprato un sacco di riso da cento chilogrammi ed un eguale quantità di zucchero, di meno non ne vendevano. Dividerò l’acquisto fatto cori gli amici sapendo che a loro volta questi divideranno con me gli altri generi alimentari che avranno la fortuna di trovare. lo, lavorando in un’azienda agricola, ho la fortuna di poter acquistare allo spaccio dei dipendenti e quindi frutta e verdura non mi mancano mai. Di tanto in tanto riempio il cassone del mio Toyota con questa mercanzia e faccio il giro degli amici per la distribuzione. Questa catena della solidarietà sta funzionando bene ed ora la stanza che ho adibito a dispensa è sufficientemente provvista delle cose più necessarie. A proposito di negozi c’è da dire che, quando una cosa è disponibile sul mercato sei obbligato a farne incetta, non si sa quando sarà possibile ricomprarla, potrebbe essere subito, fra qualche mese o forse mai più.
17/7/78
La settimana prossima ci trasferiamo in campagna, in una splendida villa coloniale, all’interno dell’azienda agrumicola “Olsa Citrus”, confinante con la “25 di Giugno”. Vivremo in mezzo a quattrocento ettari di piante d’aranci, limoni e pompelmi. Quando le piante sono in fiore il profumo si sente tutt’intorno per chilometri.
“Olsa Citrus”
E’ circa una settimana che ci siamo trasferiti. La casa sorge a pochi metri dall’argine del fiume Urnbeluzi ed è circondata da un grande giardino. Non è dotata ne di acqua corrente ne di elettrica. Utilizziamo l’acqua del fiume dopo averla pompata in un artigianale filtro a sabbia e carbone, planato sul tetto della casa. Per l’illuminazione usiamo lampade a petrolio e candele, in attesa che ci montino un generatore elettrico. La roba da mangiare la conserviamo in un enorme frigorifero a petrolio. La cosa più bella della casa è il camino, grande come una camera, piantato nell’immenso salone. La sera è fantastico starsene davanti al fuoco a chiacchierare od ascoltare la radio (a pile naturalmente). Si va a letto molto presto, generalmente non più tardi delle ventuno. Cori noi c’è Pedro il nuovo boy, abbiamo licenziato la Celestina dopo aver scoperto che lasciava solo Tommy in casa per andarsene a spasso con i suoi amichetti. Pedro è molto in gamba, efficientissimo, si vede che ha lavorato nella casa di un governatore portoghese a Ignambane, città da cui proviene.
18/7/78
Abbiamo appena finito di montare il generatore, è enorme potrebbe dare elettricità ad un quartiere. Quando è in moto mi trema tutta la casa, ma non ce n’erano di più piccoli in commercio. La messa in ruoto è a manovella. E un gran bel vivere con la luce elettrica, la magia delle candele e delle lampade a petrolio cominciava a sfumare…
19/7/78
E’ arrivata mia madre dall’Italia ed ora siamo tutti insieme qui alla ”Olsa”. E’ molto contenta di essere venuta anche se non riesce ad abituarsi al nostro menù alquanto spartano. Purtroppo siamo isolati e, lontani dai nostri fornitori abituali in città, la dispensa è quasi sempre vuota. Ieri è andata bene, abbiamo mangiato il pollo che ho investito lungo la strada per Maputo, è stata festa grande dopo giorni di sole patate e fagioli.
16/8/78
Ora ho una Peaugeaut 404, cassonata, ancora una macchina ibrida per il mio lavoro ma sempre meglio del camioncino Fiat 616. E’ comunque una macchinetta eccezionale ci vado dappertutto, anche sulla sabbia, l’impor tante è non fermarsi mai.
18/8/78
Daniel gaia si è fatto trasferire. Meglio così, era impossibile andare daccordo sul lavoro, le sue “convinzioni” ternicolagronomiche possono fare più danni delle cavallette.
Il viaggio
Mestieri
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diploma di scuola media superiorePaesi di emigrazione
MozambicoData di partenza
1978Periodo storico
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