Mestieri
tessitore, imprenditoreLivello di scolarizzazione
diploma di avviamento professionalePaesi di emigrazione
ArgentinaData di partenza
1950Data di ritorno
1985Periodo storico
Periodo post seconda guerra mondiale (1946-1976)Eugenio Damiani descrive il viaggio per La Emilia attraverso città e pampas dell’Argentina.
La durata del viaggio Buenos Aires – San Nicolàs circa 4 ore, un treno lunghissimo, occupato al completo con posti numerati, locomotrice a vapore… I primi 40 minuti percorsi nella città e periferia, poi in aperta campagna, disabitata, vacche cavalli in grande quantità, pascolando, dove vi rimangono allo stato brado notte e giorno, inverno e estate, non esistendo stalle o ripari edificati, al massimo grandi schiere i file di alberi che suddividono le proprietà e nello stesso tempo servono per “tagliare” i venti della pianura. Tanti sono gli animali che si vedono, che sembrano quasi seminati.
Polvere e fumo entrano dei finestrini aperti per impedire di soffocarci dal caldo, un rumore a ferraglie che si produce per la velocità del treno su rotaie non ben assestate, carrozze e vagoni antichi e logorati, il tutto materiale in uso e senza rinnovamento da oltre 40 anni. […]
Arrivati a San Nicolàs, un pullman di servizio ci porta a La Emilia: 12 km di strada con maccadan [macadam, pavimentazione stradale costituita da pietrisco e materiali leganti, Ndr] che attraversa campi nei quali non si vedono case. […]
Le origini di questo paese hanno inizio il 2 ottobre 1892 all’orquando una famiglia di emigranti spagnoli comprarono una estensione grandissima di terreno per mettervi pecore, la mamma chiamarsi Emilia, da Lei prende il nome la località in sua memoria. Da un molino abbandonato si ottiene un piccolo opificio che messo in attività produce panni per confezioni di baschi, tipo spagnolo e fasce tessute con telai manuali, il tutto utilizzato particolarmente dai “gauchos” per coprire la testa e fasciare il corpo e rendere meno faticoso il lavoro e cavalcare. Continua il progresso produzione con nuovi macchinari importati dall’Europa raggiungendo il fine del ciclo completo trattamento lana, dal lavaggio, filati e stoffe che entreranno nel mercato interno per soddisfare qualsiasi richiesta, estiva o invernale, pesante o leggera, sentirsi prima fabbrica Argentina tessile, per poi immettersi nel mercato internazionale. Dista 250 km da Buenos Aires, al nord della stessa Provincia, isolato nella grande pianura della Pampa umida, visibile da lontano la ciminiera caldaie, durante la guerra alimentate da cereali, mais e grano, per produrre il vapore e acque calde indispensabili per il lavoro specifico laniero. Un paesetto tranquillo, sereno, famigliare, che con altri piccoli sobborghi forma un complesso di 400 persone, dedicate al lavoro e dei campi come nello stabilimento dove nel 1951 vi sono occupati 1500 operai e maestranze.
Il viaggio
Mestieri
tessitore, imprenditoreLivello di scolarizzazione
diploma di avviamento professionalePaesi di emigrazione
ArgentinaData di partenza
1950Data di ritorno
1985Periodo storico
Periodo post seconda guerra mondiale (1946-1976)Gli altri racconti di Eugenio Damiani
“E vanno, tanto lontano vanno…”
Non posso considerare non “avventurosa” anche la mia infanzia e gioventù, già che il restare orfano...
“Dalla fame europea all’abbondanza argentina”
Facile è fare amicizie particolarmente tra giovani. Ci si trova affiatati in cinque che siamo sempre...
Via da Buenos Aires
Dopo aver dormito sul duro terreno iniziò il primo giorno dell’anno e del mio arrivo in...
La Emilia, Argentina
Vi sono due linee telefoniche private – della Ditta – che mette a disposizione della popolazione...
Tessitore a La Emilia
Il 13 marzo ’51 vengo assunto al lavoro dopo la visita medica, a me la scelta...
La morte di Evita
Una pausa cronologica, per ricordare alcuni dettagli conseguenti alla morte di Eva Peròn, moglie del Presidente...
Ritorno in Italia
Nel 1985 la decisione di tornare in Italia in forma definitiva svendendo tutto quanto possedevamo, con...