Paesi di emigrazione
Sud America, , Nord America, AsiaData di partenza
1907Periodo storico
Periodo post-unitario (1876-1914)Comincia da Taranto il viaggio di Sebastiano Mele, imbarcato sulla Regia Nave Puglia e destinato a circumnavigare il mondo.
Taranto li 16 Dicembre 1907
La nave civettuola e forbita, si culla dolcemente sull’acqua increspata dal ponente che spira fresco e frizzante.
Si danno gli ultimi ritocchi al gran quadro ch’è la preparazione della nave per la partenza.
Il momento è solenne. I fischi sono riuniti in banda per dare il segnale del posto di manovra.
Gli occhi di tutti sono umidi di lacrime.
Sulle due rive del canale si accalca un’immensa folla, tutta Taranto ci attende per augurarci il buon viaggio.
Sono le 14, il Signor Comandante assume la direzione della manovra. Molliamo gli ormeggi e a velocità abbastanza forte, seguiti a breve distanza dal “Caprera”, che parte per Massaua, imbocchiamo, fra due fitta ali di popolo plaudente e di truppa al suono della marcia reale, il canale.
È uno sventolio incessante di fazzoletti che alternativamente tergono le lacrime a molti che, o per commozione o per altro non possono frenare. Il Castello (stazione segnali) alza il segnale del
Buon Viaggio e dopo un’ora non vediamo più nulla.
Vento fresco da ponente che aumenta sempre più fino al traverso dello Stromboli.
Attraversando lo stretto, il “Piemonte” ancorato a Messina ci segnala (TDL): Vi auguro una felice traversata. Dopo lo Stromboli e fino a Gibilterra mare leggermente mosso.
Gibilterra 22 Dicembre 1907
Porto eminentemente militare: irto di cannoni potentemente armato e difeso da opere edilizie imponenti.
Il R. Trasporto “Bronte” ci rifornisce di carbone. È possibile il transito, dalla parte a mare, dalle 6 della mattina a mezzanotte, Il traffico si effettua alla stazione segnali che resta a sinistra di chi imbocca il porto militare. Si festeggia il Natale. Vi è ogni due giorni musica al parco.
Qui disertano due cannonieri che vengono arrestati due giorni dopo al confine spagnolo e rimpatriati.
Per chi si recasse alla “Linea” fa bisogno che alle 6 della sera faccia ritorno a Gibilterra perché non corra il rischio di restare sul territorio Spagnolo.
A quell’ira si assiste alla curiosa cerimonia della chiusura della porta di confine.
La “Linea” è sporchissima e disordinata e in ogni casa vi si legge una terribile miseria.
Il viaggio
Paesi di emigrazione
Sud America, , Nord America, AsiaData di partenza
1907Periodo storico
Periodo post-unitario (1876-1914)Gli altri racconti di Sebastiano Mele
La bellezza di Montevideo
Navigazione ottima senza il più lieve incidente. I 28 gennaio alle 8,45 si incomincia a delineare...
Le capriole dei pinguini
13-2-908 Partenza per Punta Arenas Il giorno 13 alle 11,10 con tempo buono partiamo diretti per Io...
I grattanuvole americani
Arriviamo il giorno cinque luglio ad avvistarlo. Che differenza di panorama. In lontananza, dal mare, si scorge...
San Francisco dopo il terremoto
Il 24 aprile siamo in vista della metropoli del Pacifico. Chi sta di fuori non può nemmeno...
Pericolo ciclone
Il tempo è buono. Il vento spira, in principio dal 1° quadrante, debole e va girando...
Il terremoto di Messina
I giornali inglesi portano la tremenda sciagura che ha colpito l'Italia sino al cuore, che ha...
La tradizione giapponese
Tutta navigazione interna. Il mare è calmo come un lago; molte barche lo solcano in ogni...
La città dell’acciaio e della lussuria
Vladivostock Paese agognato questo. Si fanno mille congetture su questa città cinta dì acciaio e dì uomini...
“88896000 di metri circa di navigazione”
Taranto Eccoci al fine ai nostri 88896000 di metri circa di navigazione. Dopo due notti dalla partenza...