Per qualche lek

Erano già trascorsi quattro anni di grandi disagi e sacrifici, dal nostro arrivo in Albania: nel 1934 mio padre lasciò Tirana e si trasferì a Kuciova (Kuçovë, Ndr) piccolo paesino sulle rive del fiume Devoli, a 15 Km. dalla cittadina di Berat. L’Italia aveva ottenuto dal governo Albanese in questa zona una concessione per le ricerche petrolifere, il lavoro in questo settore ebbe un incremento notevole e veloce, parallelamente si sviluppò anche l’edilizia, mio padre lavorava con l’impresa Stella alla costruzione di case, uffici, capannoni ecc. Dovemmo attendere qualche mese per riunire la famiglia, non era facile trovare un’abitazione, ma finalmente nel gennaio del 1935 ci trasferimmo anche noi. Ai piedi delle colline, scorreva maestoso il fiume Devoli ed anche al paese, fu dato dagli Italiani lo stesso nome. In questo primo anno d’apprendistato, raggiunsi un ottimo affiatamento con il mio maestro Dariol che era una persona comprensiva, intelligente e disponibile. Il lavoro mi piaceva, attento seguivo gli insegnamenti e progredivo nell’apprendimento. Verso la metà del 1939, la direzione dell’azienda in base ai meriti acquisiti, ed a suo giudizio insindacabile, mi comunicava l’entità del mio primo salario. (5 LEK). Era forse un decimo del salario di un operaio qualificato, per me fu una grandissima soddisfazione. Lo stipendio di mio padre, quando arrivava era dimezzato. Mia madre lavando e stirando guadagnava qualche lek, il mio sia pur piccolo aiuto contribuiva al modesto bilancio famigliare.