Paesi di emigrazione
GiapponeData di partenza
1907Periodo storico
Periodo post-unitario (1876-1914)Dai paesaggi urbani raffinati del Giappone, alla natura selvaggia dell’estrema Russia orientale. Prosegue l’esotico viaggio della baronessa Novellis e del marito barone all’alba del ‘900.
Petropavlovsk 3 settembre Che sito strano, pare di essere in un altro mondo o più testo fuori del mondo, quando si vede quel mucchio di casette con 400 europei che vivono quì all’estrema punta della penisola del Kamtschatka che è grande come l’Italia, ha montagne più alte del Monte Bianco ed è abitata soltanto di 25.000 persone tutti pescatori o cacciatori di orsi, dei quali c’è una quantità enorme. Oggi 3 dei nostri ufficiali sono andati con una guida alla caccia in montagna per qualche giorno. Chi sa cosa porteranno. Sempre tempo coperto e non si può vedere le montagne alte ed i 4 vulcani. Questa mattina siamo stati a terra ed intanto che Carlo e Miraglia hanno fatto la visita ufficiale dal Governatore io ho girato il paese, guardata da tutti come una bestia feroce o forse di più perchè certamente una signora quì è più rara che una bestia feroce. Non c’è una strada lunga, piuttosto un sentiero con piccole case di legno a destra e sinistra e molto, molto primitive, coperte di legno, paglia, pezzi di scatole di latta, con piccole finestre, ma tendine bianche e fiori a tutte. Mi ha fatto impressione di vedere di nuovo delle teste bionde ed occhi chiari, dritti. La chiesa dipinta di bianco, era chiusa. Ho trovato un negozio ma ho cercato invano delle cartoline postali. Non sono ancora arrivati a questo grado alto di cultura. Ma il grammofono l’hanno pure! Nemmeno qui si è sicuri di quell’orrore. Dal Governatore mi avevano visto e chiamato e cosa ho potuto studiare il primo “interieur” Russo che ho visto. Molto gentili i padroni, prima avevano dato champagne, poi the, dolce ed una quantità di confetture di frutta, roba che cresce qui selvaggia che non si conosce da noi, ma buonissima. La padrona di casa, giovane, carina, ma trascurata come tutta la casa, con un bambino in braccio, quattro altri in giro, non parla che il russo; anche suo marito. Per fortuna c’era un giovane segretario delle provincie baltiche, dunque tedesco e cosa faceva da interprete. Che vita dev’essere qui! 8 mesi dell’anno chiuso in ghiaccio e neve, fuori assolutamente di ogni comunicazione, nemmeno il telegrafo. Poi 4 volte, vapori che portano la posta. Il medico non c’è sempre, perchè deve girare in altri paesi, come in tutto il Kamtschatka non ci sono che 3 medici. Ma c’è una levatrice cosa che pare molto necessaria perchè non si sono altro che bambini, c’è la scuola, un ospedale, 50 cosacchi (sotto gli ordini del Governatore) e parecchi marinai, rimasti qui da una nave da guerra che li aveva sbarcati per malattia. Adesso sono qui e nessuno ci pensa più. Bevono e fanno la vita di signori.
Sera Alle tre sono venuti il Governatore (il nome russo non posso leggere) ed il suo segretario, von Wildtitgom-Klopmann, il russo-tedesco che è quì da tre anni. Tutti, anche la signora e 4 bambini verranno domani a colazione a bordo. Contavano il loro arrivo quì durante la guerra giapponese. Prima erano a Wladivostock, è come il Governatore di qui era impazzito e doveva essere rimpiazzato presto, hanno dovuto fare il viaggio in inverno. Insieme fino a F. poi lui con due uomini in slitte tirate da cani, attraverso la Siberia (fra 40-500 sotto zero) e lei coi bambini, sola, via Pietroburgo, Bremen, New York, Vancnuver. Si sono ritrovati quì, il marito era arrivato 15 giorni prima. Si scrive presto, in poche parole questo, ma in realtà che cosa!
Il viaggio
Paesi di emigrazione
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Periodo post-unitario (1876-1914)Gli altri racconti di Baronessa Carla Novellis di Coarazze Dreyfus
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