Mestieri
medicoLivello di scolarizzazione
laureaPaesi di emigrazione
CongoData di partenza
1899Data di ritorno
1900Periodo storico
Periodo post-unitario (1876-1914)Salpato dal porto di Anversa, dopo tre settimane di navigazione il giovane medico condotto Giulio Cesare Scatolari ha raggiunto la baia di Banana in Congo. Inizia a risalire il fiume per raggiungere il contingente militare belga presso il quale presterà servizio.
2 ottobre Stamattina alle 6 e mezza siamo montati in ferrovia diretti a Tumba. Stupenda, pittoresca la via che si percorre; si tratta con giri e contro giri di salire un’altipiano di 780 metri e in questo tratto la via mostra l’orrido bello in tutta la sua maestosa grandezza; si rasenta l’orlo di precipizi si passa su ponti gettati sopra gole in fondo alle quali, cadendo di balza in balza fanno ad infrangersi le acque risalendo in minutissime goccioline, si traversano foreste che piede umano qualche anno addietro non aveva mai solcato, si ammira l’opera demolitrice del piccone e della dinamite associata all’arte moderna di ricostruzione, di creazione quasi.
19 ottobre Stamattina abbiamo veduto un numero straordinario d’ippopotami. Si è tirata qualche fucilata inutile a causa della distanza. Alle 15 circa abbiamo dovuto arrestarci per l’appressarsi di un grosso uragano che dopo poco è scoppiato con grande violenza. Io ero sceso a terra ed essendomi un poco allontanato per seguire le piste di un ippopotamo, ò preso tutta l’acqua addosso per cui può immaginarsi in quale stato sono tornato a bordo. Nel pomeriggio abbiamo visto branchi di 50 e più ippopotami, un numero enorme di sparvieri di cui ne furono uccisi parecchi e uno stormo di pipistrelli grossi quanto una bella gallina. Siamo rimasti senza pane e per questa sera si faceva conto di arrivare alla prossima stazione per potersi vettovagliare ma per mancanza di legna abbiamo dovuto arrestarci presso un banco di sabbia, inviando la baleniera per prendere legna pel domani mattina.
23 ottobre – Ci rimettiamo in cammino alle 5 1/2 e dopo una breve sosta verso le 11 ci fermiamo per prender legna e passar la notte, verso le 13 non molto distante da un grosso villaggio indigeno. Ci ànno consigliato di non andare al villaggio perché vi é poca sicurezza trattandosi di una tribù battagliera e facilmente traditrice. Scendo ciò non ostante a terra col mio fucile e m’interno cacciando procurando così qualche cosa da aggiungere all’assolutamente deficiente vitto di bordo. Ad un certo punto sento un forte sibilo, di una freccia che mi passa rasente la testa, mentre un’altra mi perfora il calzone destro senza ledermi. Tiro tre o quattro colpi a mitraglia nella direzione donde son partite le freccie ma per così dire alla cieca impedendomi le alte erbe di vedere qualche cosa. Stimo oportuno di tornarmene guardingo a bordo.
Il viaggio
Mestieri
medicoLivello di scolarizzazione
laureaPaesi di emigrazione
CongoData di partenza
1899Data di ritorno
1900Periodo storico
Periodo post-unitario (1876-1914)Gli altri racconti di Giulio Cesare Scatolari
Tappa in Belgio
24 agosto Dopo aver abbastanza dormito in treno, (mi trovavo in compagnia di 2 inglesi, marito e...
Perso nella giungla
8 novembre Alle 11 e mezza arriviamo a Bena Bendi dove ci fermiamo per riprendere il...
Dolori e preghiere
13 dicembre Stamattina solita passeggiata. Ò appiccato il fuoco ad un vecchio accampamento in paglia e...
Cadaveri in decomposizione
16 dicembre Oggi fui condotto a visitare i due malati bianchi e quindi andai a visitare...