Mestieri
pedologoLivello di scolarizzazione
laureaPaesi di emigrazione
KazakistanData di partenza
1959Periodo storico
Periodo post seconda guerra mondiale (1946-1976)Finisce così l’esperienza di Bruno Bertolaso, pedologo italiano, impiegato nel 1959 in Kazakistan nell’analisi del territorio per la messa a cultura delle terre vergini.
A Kustanaj ci aspettava una lieta sorpresa, nel senso che la direzione della Organizzazione del territorio agricolo, oltre a riempirci di elogi e complimenti ci consegnò il compenso in denaro stabilito per i tecnici, che lavoravano sul territorio delle terre vergini, con in più un cospicuo premio per avere largamente superato gli obiettivi, stabiliti in precedenza per la campagna di indagine conoscitiva e cartografica. Mi venne consegnata una grossa busta piena di biglietti di banca, corrispondenti a trecentomila lire italiane. Una cifra veramente notevole per il 1959, se si pensa che la mia borsa di studio, considerata piuttosto lauta per allora, corrispondeva a 90.000 lire italiane al mese. Tutti i membri della spedizione, completati i lavori di quell’anno, erano partiti per destinazioni diverse. Rimasto solo, dopo avere effettuato gli inevitabili acquisti, in grado di farmi perdonare il lungo distacco, decisi di tornare a Mosca in aereo, volendo evitare l’esperienza ferroviaria dell’andata, che mi aveva lasciato cicatrici, ancora persistenti e dure da guarire. La mia prima esperienza lavorativa, affiancata da notevoli difficoltà, mi ha fornito l’opportunità di fare una esperienza veramente notevole e per molti versi meravigliosa ed irripetibile, che nel prosieguo della mia vita di tecnico, mi ha consentito di affrontare con profonda cognizione di causa tutta una serie di lavori agropedologici svolti successivamente in Italia. Vivere in prima persona l’epopea e l’avventura terre vergini, mi ha consentito di comprendere fino in fondo, che tutti i grandi progetti, per essere portati felicemente a termine, oltre all’organizzazione ed alle strutture tecniche, hanno bisogno, un estremo bisogno dell’uomo, della sua intelligenza, della sua dedizione e del suo sacrificio. Mancando il fautore primo di ogni successo e cioè l’uomo, il risultato di ogni grande opera puo’ essere seriamente messo in discussione Bisogna dire peraltro, che anche la fortuna gioca il suo ruolo, in tutte le cose che l’uomo intraprende. Il 22 settembre di quel 1959, una copiosissima e fuori stagione nevicata, coprì con uno spesso strato di gelo tutti i territori agricoli di Kustanaj. Nel sovcos ” 1° Maggio ” si era in piena mietitura: oltre il 60% della superficie seminata a frumento e non ancora mietuta, venne seppellita da una spessa coltre di neve ed il raccolto, quindi, irrimediabilmente perduto! L’agronomo dell’azienda subì il destino dei suoi predecessori: venne licenziato in tronco!
Il viaggio
Mestieri
pedologoLivello di scolarizzazione
laureaPaesi di emigrazione
KazakistanData di partenza
1959Periodo storico
Periodo post seconda guerra mondiale (1946-1976)Gli altri racconti di Bruno Bertolaso
Pedologo in Kazakistan
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