Mestieri
minatoreLivello di scolarizzazione
licenza elementarePaesi di emigrazione
Francia, BelgioData di partenza
1946Data di ritorno
1953Periodo storico
Periodo post seconda guerra mondiale (1946-1976)Nonostante la vita in Belgio sia costellata di piccoli e grandi successi, Francesco pensa sempre al ritorno a casa, ad Ardauli.
Trascorsero due anni prima che rientrassi ad Ardauli, e quindi si era nel settembre del 1948. Ci ritornai per trascorrere una vacanza e non certo con le manette ai polsi, come certuni desideravano. Pur non essendo nel mio carattere, in quei giorni ardaulesi mi comportavo un po’ spavaldamente, apposta per provocare la reazione d’invidia dei signorotti, mi eterni nemici, e purtroppo tornati al governo del Comune. Passeggiavo con il passaporto sempre intasca, fu un consiglio che mi diede anche l’Ambasciatore Djana. Egli mi disse anche che il documento era valido anche per la Francia e, in caso di problemi, visto che i nemici ardaulesi non andavano per il sottile, potevo lasciare la Sardegna per la Corsica. […]
Tornai ancora ad Ardauli nell’aprile del 1949, stavolta però con la gioia nel cuore: per sposare una bella ragazza del paese, Maria Carta. Lei aveva appena vent’anni, era piena di vita e io dalla contentezza quasi toccavo il cielo con un dito. Dopo il matrimonio, celebrato in modo abbastanza sobrio, partimmo in Belgio e ci stabilimmo nella zona del Borinage, dove c’erano tante famiglie ardaulesi. In seguito, dopo sei anni di guerra e sette di miniera in Belgio, coltivammo il desiderio di costruirci la casetta ad Ardauli, per stare un domani insieme agli amici e i parenti. Al terzo anno di matrimonio la nostra casa si allietò con la nascita della nostra bambina Linalba.
Il lavoro in miniera diventava sempre più pesante e pericoloso. Il mio cantiere era a quota 1426 metri sotto il livello del mare. In quella miniera, nel 1952, in un cantiere a fianco a quello che gestivo io, scoppiò un incendio di grisù e provocò la morte di cinque persone. In quel grave incidente feci parte della squadra di soccorso e assistetti a scene raccapriccianti. Dopo quel disastro il lavoro in miniera l’odiavo ancora di più: lo sforzo per fare i turni lo avvertivo più pesante e la volontà di continuare cominciò ad affievolirsi. Fu anche per queste ragioni che nel maggio del 1953 decidemmo di rientrare in Sardegna. In quel periodo aspettavo anche che mi liquidassero la pensione di guerra, per la quale inoltrai domanda otto anni prima. […]
Con il Belgio, del quale avevo sempre apprezzato il modo di vivere, la gentilezza, la serietà, l’efficienza dei pubblici uffici e dei servizi, mantenni le relazioni epistolari sia con gli amici e compagni di lavoro che con il sindacato. Nel 1978, infatti, fui eletto delegato per la Sardegna, della Centrale Sindacale dei Minatori, aderente al più grande sindacato belga: la Federations General del Travailleurs de Belgique (F.G.T.B.).
Il viaggio
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licenza elementarePaesi di emigrazione
Francia, BelgioData di partenza
1946Data di ritorno
1953Periodo storico
Periodo post seconda guerra mondiale (1946-1976)Gli altri racconti di Francesco Ibba
L’idea della partenza
Durante un giorno di festa incontrai due cugini di mio babbo, emigrati, ch’erano tornati per stare...
Il progetto
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Minatore e sindacalista
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