Paesi di emigrazione
SomaliaData di partenza
1935Periodo storico
Periodo tra le due guerre mondiali (1914-1945)Temi
lavoroTemi
lavoroNel 1936, quando con la guerra contro l’Etiopia da poco terminata, al radiotelegrafista Vasco Poggesi, in servizio in Somalia, è offerta la possibilità di intraprendere la carriera militare. Una strada che decide di non intraprendere, al culmine di una riflessione sul senso della vita.
Lunedì, abbiamo fatto adunata di tutti i graduati per sapere chi intendeva fare la domanda per l’avanzamento di grado. Tale domanda comportava impegni diversi, a seconda che si trattasse di permanenti (anzi, di «trattenuti» come siamo qualificati adesso) o di richiamati: per noi, comportava l’obbligo della rafferma per un anno, al termine del quale saremmo stati congedati «a meno che speciali esigenze di servizio non avessero richiesto il nostro temporaneo trattenimento». Avrei avuto la nomina a sergente fra tre mesi, il premio di £.1000 alla fine della rafferma, e la possibilità di proseguire nella carriera, «se mi fossi distinto per buona condotta e per capacità». Ho rifiutato senza la minima esitazione, sicurissimo di interpretare appieno il desiderio dei miei… Ho già detto e ripetuto che io sono nettamente antimilitarista. Aggiungo ora che la vita militare, che ho sopportato per 18 mesi e sopporto senza grave sforzo, mi riuscirebbe probabilmente impossibile se domani, per mia volontà, dovesse scomparire il miraggio di un pronto ritorno alla vita borghese. E troppo bassa, troppo meschina la vita del sottufficiale perché io possa, non dico avventurarmici, ma pensare vagamente di intraprenderla. Una vita stentata e controllata, fatta di servilismo e di privazioni, di amarezze e di disinganni, di umiliazioni e di bile soffocati nella riflessione della «carriera» e del proprio tornaconto. Si, anche nella vita borghese si prova tutto ciò, in misura maggiore e minore a seconda delle diverse posizioni sociali: ma almeno si vive, si gode di una libertà, se non sconfinata, tuttavia larghissima… Si veste come si vuole e come si può, si mangia quel che si vuole e quando si vuole, si va a letto e ci si alza quando ci fa comodo: si va a fare una passeggiata quando se ne sente la voglia, si riposa quando se ne sente la necessità: ci si forma una famiglia come e quando ci piace, si viaggia quando ci fa voglia, si va al cine +ma, al caffè, al teatro… si pratica e si fa amicizia con chi ci pare e piace, sì partecipa attivamente o passivamente alla vita della città, della nazione, si ride, si canta, si corre, si respira liberamente… No, la vita militare non è fatta per me. Mi sento capace di cacciarmi nella vita comune, di lottare per la mia esistenza come lottano tutti, con esito diverso. Non mi sento di vendere la mia libertà e il mio pensiero per un pezzo di pane…
Il viaggio
Paesi di emigrazione
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