Mestieri
operaioLivello di scolarizzazione
Paesi di emigrazione
Stati Uniti d'AmericaData di partenza
1907Periodo storico
Periodo post-unitario (1876-1914)Dopo tre anni, trascorsi a New York, l’emigrante Camillo Perazzoli si lamenta con la sua famiglia d’origine per le continue richieste di denaro che riceve dall’Italia.
New York 4.1.1910
Míeí cari genitori
Ieri ho ricevuto l’ultima vostra lettera, accíò non mí fate sapere come ví sono passate le feste ed il nuovo anno. A me mi sono passate molto bene, abbiamo fatto un bel pranzo in 7 persone e ci siamo divertiti motto. Il mio padrone non è tornato ancora dall’Italia, e perciò non ho avuto ancora l’aumento. Credo che ritornerà al 15 di questo mese. Voi non mi scrivete altro che della moneta. Vi mando 30 scudi (centocinquanta lire) più non posso mandare perché ho un po’ di soldi alla banca ma non vorrei levarne assai perché qua è l’America in un bisogno mi trovassi senza lavoro, allora come farei? Mia madre vuole che vi mando 25 lire al mese; da ora in poi ogni mese manderò 25 líre che così la farò contenta. Ma mí dice che non mí occupo per niente di essa, non ne parlo mai. Volessi trovarmi assieme allora potrei parlarci a voce, e farla stare contenta, ma spero di poter ritornare per quando si farà l’esposizione mondiale a Roma, poi andrò a fare il soldato, e allora staremo uniti per sempre. Che stia contenta riguardo a me e che non creda a chiacchiere, chi sa quanto mio cognato ce ne avrà detto di me! Però guai a lui se lo avrà fatto, che quando ritornerò faremo i conti. Ringrazio mio fratello della cartolina che mí ha mandato, ed ho incominciato a fare come lui mi ha scritto dí cambiar vita. Come va prima scriveva sempre lui le lettere ed ora non ne scrive più, è molto affaccendato? Cara sorella quando scrivi le lettere ti spiegherai un po’ meglio, a ciò posso capir bene, tu scrivi un po’ confuso. Raccomando di non far patire mia madre con le 25 lire che ví manderò, dovrai prenderle per essa, a ciò governarla bene, e non farla lavorare, perché ha lavorato abbastanza. Mi scuserete se non ho risposto all’altra lettera che rícevettí prima, ma voi lo sapete che ío sono un po’ trascurato nello scrivere. Qua ha fatto più di un palmo di neve e fa molto freddo, credo anche alla Ripa cí sarà la neve. Vi metto un biglietto e lo darete a mio cognato ciò che ci rispondo riguardo alla macchina. Ho piacere a sentire che state tutti bene dì salute. Governatevi, non guardate tanto alla moneta, perché chi tanto vuole nutra stringe. Avete fatto il fabbricato, ma potevate farne a meno per adesso se le forze non erano abbastanza. Altro non ví dico, non mi fate rovinare í míeí ordigni da falegname, saluterete a tutta Ca famiglia di zio Pippi, a don Nicola Marconi, zíí Rerena e Savino e ai miei chiedo la Santa Benedizione
Vostro affmo
Camillo Perazzoli
Il viaggio
Mestieri
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Paesi di emigrazione
Stati Uniti d'AmericaData di partenza
1907Periodo storico
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