Paesi di emigrazione
FranciaData di partenza
1924Periodo storico
Periodo tra le due guerre mondiali (1914-1945)Temi
morteTemi
morteAlle soglie dei 18 anni un grave lutto si abbatte sulla vita di Franco: la madre, punto di riferimento affettivo e assoluto nel suo percorso di crescita, muore nell’arco di poche settimane dopo essere stata colpita da un’infezione.
Ero anche stato mandato a rappresentare la scuola al ” Concours Général des Lycées et Collèges “, ma senza esito perché gli argomenti delle prove scritte non erano stati svolti a Reims. Come la mamma aveva previsto , la vita delle mie sorelle era molto più deludente. La prima, Renata, già diplomata in ragioneria in Italia , lavorava con mio padre. Le altre seguivano in città corsi di vario tipo. Ma, per tutte, i contatti con amiche e amici erano quanto mai problematici. Le due sorelle maggiori erano state oggetto di corteggiamento da parte di impiegati che, per essere di livello adeguato, erano inevitabilmente anziani. Le due più giovani soffrivano invece, senza alcun dubbio, di complessi d’inferiorità. In definitiva Renata si fidanzò con un giovane italiano ,,,intelligente ma volubile e poco affidabile., La seconda _incontrò invece a Parigi, dove avevamo conservato un piccolissimo pied à terre, un facoltoso napoletano fortemente segnato dalle sue origini. Quest’ultimo incontro ebbe inaspettatamente imprevedibili, dolorosissime conseguenze. I parenti napoletani avevano voluto conoscere la fidanzata. Nell’estate del 1932, Bianca partì quindi per Napoli accompagnata dalla mamma. Il viaggio si svolse senza incidenti ma mia madre tornò rattristata e come menomata. Pensavamo tutti che fosse la conseguenza dell’impatto con un ambiente che, secondo le sue stesse dichiarazioni, l’aveva sfavorevolmente colpita. Ma si trattava di ben altro. Presto comparvero dolori alle braccia e difficoltà di movimento. Vennero iniziate cure galvaniche che non dettero risultati e il male progrediva. Il medico curante suggerì un consulto. Chiamammo il Dr. Roux, vice direttore dell’ “Institut Pasteur” di Parigi.. Diagnosticò una encefalite letargica, verosimilmente contratta a Napoli. Una malattia virale, a quell’epoca quasi incurabile. Suggerì di provocare degli ascessi, detti di fissazione, che avrebbero dovuto richiamare ed espellere il virus. Ma pochi giorni dopo la visita, il 18 Settembre, la mamma cessò di vivere per una congestione polmonare. Mio padre era sperduto, come un bimbo lasciato solo. Ed io mi accorsi con infinito rimpianto, di aver perso proprio al raggiungimento della maturità – compii 18 anni il giorno del funerale – il mio fondamentale supporto affettivo e la guida equilibrata che mi aveva plasmato.
Il viaggio
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