“Sono riuscita a partire”

2 Sett. Ore 22.30 Treno Arezzo-Roma (Tratto dal taccuino)

Ecco fatto, sono partita! Dopo i tanti sforzi e finendo nel culmine, sono riuscita a partire. Settimana di festeggiamenti ed innamoramenti in centro storico, e dopo un estenuante saracino, a dir la verità un po’ amaro, lascio il cuore nelle viuzze d’Arezzo, all’ombra dei palazzi rinascimentali, a gustare le passeggiate alimentate da un vento solare ma malinconico e gli aperitivi frizzanti sugli scalini di una chiesa a farsi quattro risate e non pensare al peggio, il futuro. Come al solito, ma oggi più che mai, puzzo di cavallo e i miei piedi sono sporchissimi. Comincio il mio viaggio con un incontro a dir poco bizzarro: una guardia di finanza che parte per 6 mesi in Afghanistan. L’ho conosciuto solo per un’oretta ma è stato piacevole essere più o meno nella stessa situazione, partire per scappare, cercare di aiutare gli altri poiché siamo incapaci di aiutare noi stessi. È una brutta frase ma io mi aiuto aiutando gl’altri. La mia partenza è stata diversa da tutte le altre. Alice parte in Spagna e la rivedrò fra un anno; Benedetta che, poverina, rimane sul termosifone accanto alla finestra come un gatto un po’ goffo, lascia che le cose passino e la sfiorino (Dedica al grande maestro Pujol e al conte, ovvero Don Camillo e Peppone!); Francesco è convinto di sapere cosa sta succedendo dentro di lui, ma … mi auguro per me … penso di saperlo meglio io. Che sbruffona che sono … sempre a credere di saper tutto; in realtà è perché sono vera e onesta e credo nelle cose che faccio o per lo meno ci metto il cuore e l’anima … non penso che poi non sia una bella cosa. Almeno in amore … Quanto non sono brava a scrivere un diario di viaggio … aspettiamo la partenza, va!!!