Mestieri
insegnanteLivello di scolarizzazione
laureaPaesi di emigrazione
BoliviaData di partenza
1986Periodo storico
Periodo contemporaneo (dal 1977 ai giorni nostri)La marcia della pace, una forma di protesta animata dai minatori boliviani per protestare contro il governo, viene repressa brutalmente dalle forze dell’ordine. Vittorina segue le vicende con preoccupazione, capisce che nel Paese lo spazio per le battaglie dei lavoratori è ormai azzerato e in cuor suo, aspetta con trepidazione il momento di poter tornare in Italia.
LA PAZ, 28/8/86 È stato dichiarato lo stato d’assedio, nella notte i militari hanno occupato l’Università, fatto perquisizioni nelle case ed arrestato parecchie persone. Ora passano sulla città gli aerei (sembra di essere in guerra!), che poi vanno in picchiata sui minatori accerchiati dall’esercito, che non li lascia muovere né lascia che arrivino loro le cose indispensabili alla sopravvivenza: acqua, pane, coperte, medicinali. Hanno chiuso le Università di La Paz, Sucre e Cochabamba, arrestato rettori, cattedratici, studenti, giornalisti: tutti quelli che si erano più esposti nel dichiarare la loro solidarietà ai minatori, pur non partecipando alla marcia. Il coprifuoco dura da mezzanotte alle sei. Tutto ciò lo giustificano con il fatto che entrati a la Paz i minatori si proponevano di fare lo sciopero della fame! Situazione molto grave, che rende più nervosi e insicuri del solito (potrò partire o no? è meglio fare il biglietto aereo o no?). Poco fa Rosy ha telefonato a Ruth per dirle che sabato ci sarà a casa loro una festa di cento persone per festeggiare il compleanno della mamma di Hugo! Mi sembra incredibile!
Mi sento un magone indefinibile e non so come reagire, se non stando qui sola e leggendo per cercare di non pensare, almeno per un po’. E’ venuta Renata, un’amica di Ruth, che ha fatto un’analisi assai dura della situazione: i minatori si sentono l’ombelico della Bolivia, ma in realtà non lo sono più, eppure mantengono quel tipo di eroismo che in questo momento non serve più a niente. Se tornano indietro, sarà per sempre. Il sindacato è politico, ma non concreto, fornisce solo illusioni e non informazioni realistiche e pragmatiche. E’ più concreto il piano del Governo! Sono 260 le persone arrestate. Hugo è andato con il Ministro dell’agricoltura sul posto (ormai a pochi chilometri da La Paz!) per far sì che i vescovi e gli alimenti potessero passare attraverso l’accerchiamento dell’esercito ai minatori; sono riusciti contro l’ordine del Ministro dell’interno. Per i minatori e per il sindacato è proprio finita!
LA PAZ, 29/8/86 Questa mattina i minatori sono stati riportati in camion ai loro posti di lavoro; la marcia per la vita e per la pace è finita, e, mi pare che sia finita anche la COB, che è sempre stata anche durante gli anni più duri della dittatura l’unica vera forza di opposizione e di resistenza. Lo stato d’assedio non è cessato, ma qui non se ne sente alcun effetto: sono andata con Ruth in centro a fare il biglietto per Lima.
Il viaggio
Mestieri
insegnanteLivello di scolarizzazione
laureaPaesi di emigrazione
BoliviaData di partenza
1986Periodo storico
Periodo contemporaneo (dal 1977 ai giorni nostri)Gli altri racconti di Vittorina Bartezzaghi
Un quadro della Bolivia
LA PAZ, 19/7/86 Dalle 9,15 alle 12 ho girato per il mercato: affascinante, ma terribilmente faticoso...
Miseria e tenerezza
SUCRE, 26/7/1986 Mi sono alzata alle 7,30, ho fatto colazione in camera e prima di uscire...
“Il senso della povertà e della morte”
POTOSI, 29/7/1986 Questa mattina mi sono svegliata tardi, sono uscita dopo le 9, ho girovagato cercando...
Cinquanta milioni per un passaporto
TARIJA, 14/8/86 Sono uscita alle 9,15, ho visitato la chiesa di San Francesco, mi sono arrampicata...
Manifestazioni e droga
LA PAZ, 22/8/86 Questa mattina sono uscita con Ruth per andare al Palazzo del Congresso a...